"L'eruzione in Islanda e imminente e potrebbe durare secoli", l'allarme lanciato dagli esperti: le conseguenze per l'Europa
Negli ultimi giorni le autorità locali hanno provveduto a chiudere la Laguna Blu alle porte della capitale: l'economia locale rischia di subire un tracollo per l'imminente eruzione
L'esperto vulcanologo Oppenheimer ha prospettato l'ipotesi che la situazione possa precipitare da un momento all'altro mettendo a rischio la popolazione locale
Il vulcano islandese Fagradalsfjall potrebbe essere entrato in una nuova fase eruttiva che potrebbe durare anche diversi secoli. E' questa l'ipotesi inquietante adombrata dall'esperto vulcanologo di Cambridge, Clive Oppenheimer, dopo aver analizzato a fondo i dati relativi alla nuova sequenza sismica che prosegue senza sosta ormai da diversi giorni. Il vulcano islandese che si trova a soli 40 km dalla capitale, Reykjavik, si era già risvegliato appena due anni fa dopo una lunga fase di quiete.
Metà della popolazione locale a rischio
Nella capitale islandese risiede circa la metà dell'intera popolazione islandese e cioè circa 180 mila abitanti. Secondo Oppenheimer, “l'accumulo di magma sotto la città Grindavik segnala che altre eruzioni sono in arrivo”. Le prossime eruzioni potrebbero mettere a rischio la vita di tutti gli abitanti della zona circostante alla capitale islandese, oltre a rendere praticamente impossibile il traffico aereo in Islanda con gravi ripercussioni anche dal punto di vista turistico.
I rischi per l'economia locale
Negli ultimi giorni le autorità locali hanno provveduto a chiudere la Laguna Blu alle porte della capitale. Si tratta dello spettacolare stabilimento geotermale, meta ambita da parte dei turisti di tutto il mondo. Una situazione che rischia di far collassare l'economia locale, oltre a rappresentare un serio rischio per l'incolumità dei residenti.
I precedenti
L'Islanda è stata protagonista, nel 2010, di un'altra catastrofe vulcanologica causata dalla violenta eruzione del vulcano Eyjafjöll, nel sud dell'Islanda, le cui colonne di cenere alla quota delle rotte degli aerei di linea costrinse le autorità locali a dover modificare tutti i piani di volo con gravi danni per il turismo e le attività ricettive locali. Al momento, però, gli esperti hanno scongiurato questo rischio poiché la natura del vulcano non è compatibile con il rischio di una esplosione e di diffusione di cenere vulcanica in atmosfera. Molto più probabile che possano scorrere copiosi fiumi di lava che potrebbero mettere a rischio le aree circostanti.
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