L'Organizzazione mondiale della meteorologia lancia l'allarme: "Oceani sempre più acidi e più alti"

Riscaldamento globale, ecco l'allarme lanciato dall'Organizzazione Mondiale della Meteorologia

Organizzazione mondiale della meteorologia (foto. Pixabay)
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Ecco l'allerta lanciato dall'Organizzazione Mondiale della Meteorologia nel corso del COP26 di Glasgow

La situazione climatica peggiora di anno in anno facendo registrare fenomeni estremi come ondate di caldo record, un elevato tasso di acidità dei mari, piogge nel punto più alto della calotta glaciale groenlandese e innalzamento degli oceani. Alla Cop26 di Glasgow, l'Organizzazione Mondiale della Meteorologia ha sollevato la questione evidenziando con un dossier gli eventi preoccupanti che a breve tempo potrebbero comportare conseguenze molto più gravi. Da leggere anche Black Friday 2021, quando sarà? I consigli e i siti web da monitorare

L'allarme del Wmo alla Cop26 di Glasgow

Alla Cop26 di Glasgow, l'Organizzazione mondiale della meteorologia ha presentato un allarmante dossier che evidenzia come gli ultimi sette anni siano stati i più caldi della storia. Inoltre, l'innalzamento degli oceani sta toccando livelli record, condizionando anche il tasso di acidità dei mari che, a causa dell'imponente presenza di CO2, è il più alto da 26 mila anni. Le concentrazioni dei gas serra registrate nel 2020 hanno raggiunto il 149% di anidride carbonica, il 262% di metano e il 123% di perossido di azoto rispetto ai livelli pre-industriali. Fa molto preoccupare anche l'anomala pioggia rilevata nella calotta glaciale groenlandese, lo scorso 14 agosto alla Summit Station.

Gli eventi nefasti registrati negli ultimi anni

Non vanno minimizzate le ondate di calore eccezionale in Nord America occidentale tra giugno e luglio. Le temperature hanno fatto registrare valori superiori alla media stagionale di ben 4-6 gradi, con la conseguente morte di centinaia di persone. Le aree bagnate dal Mediterraneo hanno toccato picchi mai verificati prima d'ora: in Sicilia nel mese di agosto si sono raggiunti i 48,8 gradi (record europeo). Al calore intenso, si contrappongono eventi estremi con piogge che hanno fatto registrare un volume mai raggiunto prima. Basta pensare che a Zhenzgou, in Cina, sono caduti ben 201,9 millimetri di acqua in una sola ora. Le alluvioni e le tempeste in Asia hanno causato 302 morti e 17,7 miliardi di dollari di danni alle strutture e alle abitazioni. In Belgio e in Germania Occidentale si sono contati più di 200 morti a causa della pioggia torrenziale del 14 e 15 luglio (da 100 a 150 millimetri). L'America Latina, invece, fa registrare fenomeni estremi dividendosi in due parti: al nord è flagellata dalle alluvioni mentre al Sud dalla siccità, con danni ingenti alle colture. CONTINUA A LEGGERE…


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Quali soluzioni adottare?

È tempo di agire con misure che sottolineino la necessità di una transizione climatica giusta ed equa in tutto il mondo. Le parti coinvolte dovranno quindi presentare obiettivi ambiziosi e riconoscere l'esigenza di intensificare gli sforzi di adattamento. Inoltre, l'UE ha richiesto un aumento dei finanziamenti per il clima. L'azione umana, quindi, potrebbe davvero cambiare il corso degli eventi.

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.