Malattie infiammatorie, da nanoparticelle che trasportano farmaci un nuovo approccio terapeutico
Ecco i risultati di un nuovo approccio terapeutico altamente tecnologico per contrastare le malattie infiammatorie
Guarda la versione integrale sul sito >
Ecco come funzionerà il nuovo approccio terapeutico finalizzato ad eliminare le infiammazioni dei tessuti prevenendo alcune malattie
Su Science Advances è stato pubblicato un articolo che parla delle nuove tecnologie che, applicate alla medicina, potranno offrire un trattamento più efficace contro le malattie infiammatorie. Si parla, nel dettaglio, di una ricerca condotta da ricercatori della Washington State University basata su un nuovo approccio terapeutico per combattere le malattie associate all'infiammazione, tra cui sepsi, ictus, artrite reumatoide, danno polmonare acuto e aterosclerosi.
Come funziona il nuovo approccio terapeutico
La nuova tecnologia, in attesa di brevetto, utilizzerà delle particelle nanosized per trasportare farmaci che uccidono le cellule direttamente ai neutrofili attivati, le cellule che guidano la risposta immunitaria esagerata coinvolta nelle malattie infiammatorie. La nuova tecnologia bloccherà i neutrofili attivati evitando che si producano danni ad altri tipi di cellule e senza compromettere il sistema immunitario. “Gli scienziati hanno iniziato a rendersi conto che i neutrofili – che sono sempre stati visti come i" bravi ragazzi “per il ruolo chiave che svolgono nel nostro sistema immunitario – stanno effettivamente contribuendo a sviluppare alcune patologie" sono state le parole espresse dall'autore principale della ricerca, Zhenjia Wang , professore associato presso il WSU College of Pharmacy and Pharmaceutical Sciences.
Cosa sono i neutrofili
In determinati casi i neutrofili, anziché proteggerci dalle malattie, possono diventare la vera causa. I neutrofili, che costituiscono fino al 70 percento dei globuli bianchi del corpo, sono la prima linea di difesa del sistema immunitario. Vengono prodotti nel midollo osseo e sorvegliano scrupolosamente il flusso sanguigno, alla ricerca di virus, batteri e altri agenti patogeni invasori da respingere. Normalmente circolano attraverso il sangue dalle 8 alle 20 ore prima di ritornare nel midollo osseo prima di finire il proprio ciclo naturale. In questo modo il sistema immunitario rimane funzionale e in grado di proteggere costantemente l'organismo da attacchi esterni.
Guarda la versione integrale sul sito >
Il meccanismo per cui i neutrofili possono danneggiare i tessuti
L'infiammazione causata da agenti patogeni o tessuti danneggiati può attivare i neutrofili e mantenerli in vita ben oltre il loro normale ciclo. Questo meccanismo fa si che i neutrofili nel sangue possano invadere e accumularsi nei tessuti sani, creando danni notevoli che possono causare anche la morte del tessuto. Le precedenti ricerche colpivano questi neutrofili attivati o infiammatori ma uccidevano anche i neutrofili a riposo benefici nel midollo osseo compromettendo il sistema immunitario con conseguenze potenzialmente letali. Wang e la sua equipe hanno creato nanoparticelle in grado di trasportare molecole di doxorubicina, un farmaco chemioterapico comunemente usato, in neutrofili infiammatori e rilasciare il loro carico una volta all'interno.
Guarda la versione integrale sul sito >
Effettuati i primi test su roditori
Le nanoparticelle sono state create dall'albumina, una proteina che si trova naturalmente nel flusso sanguigno. La tecnologia si basa sulla loro scoperta che i recettori Fc-gamma – un tipo specifico di cellule recettoriali che si trovano sulla superficie di tutti i neutrofili – sono attivati nei neutrofili infiammatori, ma non nei neutrofili a riposo. Pertanto, le nanoparticelle si legheranno e uccideranno solo i neutrofili infiammatori, lasciando incolumi i neutrofili a riposo.
I primi test effettuati sui roditori hanno dato esiti confortanti dimostrando che le nanoparticelle potrebbero essere utilizzate con successo per aumentare la sopravvivenza nella sepsi e minimizzare il danno neurologico da ictus. In futuro verranno condotte ulteriori ricerche per approfondire il funzionamento della loro tecnologia su base molecolare e presto si procederà alla sperimentazione clinica.
Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.