Netflix, arriva l'abbonamento economico ma con pubblicità: ecco da quando e come funziona

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Greg Peters, CEO Netflix, ha annunciato il lancio del nuovo abbonamento economico della piattaforma streaming: ecco tutti i dettagli

Netflix è uno dei colossi dello streaming video, la piattaforma che ospita centinaia di film, serie tv, documentari e giochi che hanno conquistato il pubblico di tutto il mondo; per mantenersi al top e fronteggiare l'agguerritissima concorrenza (Prime Video e Disney Plus su tutti), ma anche per rimediare al calo di utenti registrato negli ultimi mesi a causa dell'aumento dei prezzi, gli sviluppatori del colosso americano hanno deciso di lanciare degli abbonamenti più economici. Ad una condizione però, ovvero la pubblicità durante la visione dei contenuti come accade già su YouTube. Ad annunciarlo alla stampa è stato Greg Peters, Chief Operating Officer di Netflix. Vediamo di cosa si tratta nello specifico e quanto costerà il nuovo abbonamento.

Le novità di Netflix

Netflix lancia dunque “Base con pubblicità", un nuovo piano di sottoscrizione più economico (5,49 euro al mese in Italia, a partire dalle ore 17 del 3 novembre) che includerà per la prima volta interruzioni pubblicitarie; come anticipato, dunque, nel bel mezzo di un film o una serie irromperà un annuncio da 15 o 30 secondi (per una media di 4-5 minuti di interruzioni pubblicitarie ogni ora) per giustificare il prezzo più basso di abbonamento rispetto agli altri, che ovviamente saranno confermati. Questo piano sarà lanciato in Italia, Australia, Brasile, Canada, Corea, Francia, Germania, Giappone, Messico, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti.

Le limitazioni

Con il nuovo abbonamento economico la qualità video dei contenuti sarà disponibile fino a 720p (quindi non in HD) e un numero limitato di film e programmi non sarà disponibile a causa di restrizioni legate alle licenze. I vertici Netflix contano di recuperare in questo modo milioni di utenti in Italia e nel resto del mondo, persone spinte proprio dal prezzo più basso che permetterebbe loro di non rinunciare ai propri contenuti preferiti (senza curarsi troppo della pubblicità).

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