Nuova minaccia all'Italia da hacker russi: e intanto mancano gli esperti in Cybersecurity

L'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale non sottovaluta l'elevata pericolosità del messaggio pubblicato via Telegram dal collettivo KillNet

Killnet è tornata a minacciare l'Italia
1 di 2

Guarda la versione integrale sul sito >

L'inquietante messaggio minatorio inviato dagli hacker filorussi

Gli hacker filorussi KillNet, antagonisti di Anonymous, annunciano un nuovo imminente cyber attacco via Telegram: il bersaglio sarebbe ancora una volta l'Italia. Il rischio è reale e potrebbe anche andare a buon fine, rendendo inaccessibili i siti dei servizi di pubblica utilità per un certo periodo di tempo pur senza intaccare l’integrità dei dati. L'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale non sottovaluta l'elevata pericolosità del messaggio pubblicato via Telegram dal collettivo KillNet. Sul social si legge “30 maggio – 05:00 il punto d’incontro è l’Italia!": poche parole che lasciano intendere che qualcosa di serio sta per accadere.

I possibili motivi

Alla base di questo nuovo attacco hacker potrebbe esserci una voglia di rivalsa, allo scopo di riaffermare la propria capacità strategica e organizzativa, dopo l'episodio in cui il sito “killnet.ru" è stato reso inaccessibile per diverso tempo dal gruppo antagonista Anonymous. Anche se le informazioni al momento non sono tante e quelle in possesso sono pressoché frammentarie, le autorità competenti (Csirt Italia) invitano enti e organizzazioni nazionali a mettersi al riparo in maniera tempestiva, con particolare attenzione alla vulnerabilità dei sistemi, attuando misure di mitigazione degli attacchi di tipo DDoS.

Italia e Cyber attacchi: l'impreparazione del nostro paese

Questa tipologia di malware rende per qualche tempo impossibile l'accesso ai siti di pubblica utilità, senza tuttavia intaccare in maniera seria le informazioni e i dati inseriti. Nel frattempo, la procura di Roma ha aperto un fascicolo d’indagine, affidando agli specialisti della Polizia postale tutti gli accertamenti del caso. Che la minaccia del collettivo KillNet sia reale oppure no, sta sollevando un grave problema che preoccupa il Csirt Italia. Il nostro Paese non è ancora pronto per poter affrontare in maniera completa gli attacchi hacker. La vulnerabilità dei sistemi è fin troppo elevata e sono pochi gli enti e le istituzioni che hanno provveduto ad innalzare le barriere di difesa a protezione dei dati sensibili. CONTINUA A LEGGERE…


Guarda la versione integrale sul sito >

1 di 2
2 di 2

Guarda la versione integrale sul sito >

La carenza di personale esperto

Le ricerche condotte sono abbastanza eloquenti: nonostante l'Italia sia il terzo Paese al mondo più colpito da attacchi ransomware, con un aumento del 10% rispetto al 2020, mancano ancora esperti in cyber security, forse per diffidenza o per paura dei costi. Insomma, questa sorta di “leggerezza", sta costando molto cara a diverse aziende già vittime di aggressioni di questo tipo. In un altro messaggio il collettivo KillNet annuncia danni irreparabili in Italia. È il caso quindi di correre ai ripari con una certa rapidità.

Guarda la versione integrale sul sito >

2 di 2



Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.