La nuova truffa inizia con un messaggio apparentemente innocuo: ecco cosa fare per non cadere nel tranello
In questi giorni una nuova truffa sta prendendo di mira molti utenti di WhatsApp. Il raggiro si basa su una domanda apparentemente innocua che invece nasconde un intento subdolo da parte dei malviventi. Infatti tutto inizia con una semplice domanda: “Scusa, posso parlarti un attimo?“. La domanda, ovviamente, proviene da un utente sconosciuto. Non è facile capire che dietro a questa richiesta banale si celano pericolosi cybercriminali pronti a mettere in atto un piano diabolico finalizzato ad appropriarsi dei nostri dati personali.
La finalità di questa truffa
Si tratta di tecniche che gli esperti definiscono col termine di “social engineering”. Bisogna sempre prestare molta attenzione quando degli sconosciuti cercano di conversare con noi, perchè la finalità è sempre tutt’altro che banale e innocua. In genere, chi mette in atto questi raggiri lo fa per poter accedere ai dati bancari dell’ignaro utente e per rubare soldi. La nuova truffa che sta circolando su WhatsApp arriva da un numero con prefisso estero. Si tratta di numerazioni attraverso le quali non è quasi mai possibile risalire a una persona fisica.
Le strategie da adottare
Negli ultimi anni, proprio le app di messaggistica istantanea sono state prese di mira con frequenza dai cybercriminali per lucrare sull’ingenuità di ignari utenti. Si tratta di veri e propri attacchi criminali del web contro i quali esistono dei rimedi per non correre rischi. La prima cosa da fare è quella di verificare sempre da quale numero di telefono proviene il messaggio. In caso di messaggi sospetti inviati da persone che non si conoscono, la cosa da fare è quella di ignorarli. Bisogna anche prestare attenzione a quelle comunicazioni che fanno leva sull’urgenza.
L’importanza di bloccare il contatto
Una delle altre cose da fare con assoluta urgenza è quella di bloccare subito questi contatti direttamente sulla chat in modo tale che i malviventi non abbiano più a disposizione alcun canale con cui infastidirci e conversare con noi. Solo così si potrà mettere fine a questa pratica gravemente illecita che mira a rubare denaro agli utenti.
Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.
