Vi siete mai chiesti perché i carrelli della spesa sono fatti con le grate? Tutta la verità
La prima cosa che di solito si fa una volta arrivati al supermercato per fare la spesa è prendere il carrello, all’interno del quale andranno riposti tutti i cibi che si vuole acquistare. Basta una monetina per “noleggiarlo” e il gioco è fatto! Qui entra in gioco una domanda che potrebbe risultare banale ma in realtà non lo è: vi siete mai chiesti perché i carrelli della spesa sono fatti con le grate? Ce lo spiega NanoPress.it.
La storia del carrello
Il carrello della spesa nacque nel 1937 quando Sylvan Goldman, un aspirante imprenditore americano, trovò il sistema perfetto per “superare” i cestini (che si potevano portare soltanto a mano) e aiutare le persone alle prese con più di un prodotto da portare a casa: guardando una semplice sedia pieghevole ha avuto un’illuminazione, mettere il cestino sul sedile e un altro sotto la sedia immaginando delle ruote e una maniglia. Dopo i primi esperimenti, non così fortunati, e qualche aggiustamento sia estetico che meccanico il carrello è poi diventato talmente importante da costringere i supermercati a creare delle corsie più larghe in modo da consentire alle persone di spostarsi senza problemi. E quindi le grate, perché?
Ecco perché è fatto con le grate
Le grate sono state progettate per alcuni motivi fondamentali. Esse permettono alle cassiere di vedere tutti i prodotti che sono al suo interno, senza dimenticare nulla (o consentire il furto di qualcosa) ed essendo completamente aperti la loro pulizia è agevole. Basta immaginare la classica bottiglia con la passata di pomodoro che si rompe, nulla resterà dentro il carrello e il liquido si riverserà per terra. Inoltre il carrello è aperto in questo modo per potergli consentire di rimanere all’esterno dei supermercati e, se non coperto, la pioggia non resterà al suo interno creando non pochi disagi. CONTINUA A LEGGERE…
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Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.
