Riscaldamento globale, alcune nuvole potrebbero scomparire
Nel caso in cui le concentrazioni di CO2 nell’aria dovessero superare i 1.2000 ppm, potrebbero esserci degli effetti devastanti per il nostro pianeta. Secondo quanto riportato da “Scienza.fanpage.it“, infatti, i ricercatori della California Institute of Technology hanno misurato in laboratorio gli effetti di un incremento di CO2 sulle nuvole ed hanno scoperto che quelle chiamate stratocumoli potrebbero scomparire, portando ad un innalzamento delle temperature di 8 gradi Kelvin.
Riscaldamento globale, quale compito svolgono le nuvole chiamate stratocumuli?
Gli esperti hanno spiegato di aver testato in laboratorio, su scala ridotta, gli effetti di un incremento di CO2 pari a 1.200 ppm sulle nuvole che prendono il nome di stratocumuli. A questo punto ci si pone una domanda: ma quali sono di preciso queste nuvole alle quali si fa riferimento? Sono quelle basse e fitte che ricoprono circa il 20% degli oceani subtropicali. Queste nuvole generalmente non generano grandi precipitazioni, ma hanno un compito molto importante: vale a dire quello di riflettere la luce solare, in modo da mantenere più basse le temperature.
Riscaldamento globale, quale livello di Co2 risulterebbe preoccupante?
Allo stato attuale, secondo quanto è possibile leggere su “Scienza.fanpage.it“, le concentrazioni di CO2 sono di 410 ppm e sono in ulteriore crescita. Nel momento in cui gli scienziati effettuano dei calcoli per cercare di capire quali possono essere le prospettive future, fanno riferimento alla quantità di CO2 presente nell’aria di oltre 50 milioni di anni fa, ossia quando nell’Artico vivevano i coccodrilli e non vi era ghiaccio. Per far sì che si torni a condizioni del genere, il livello di C02 dovrebbe superare i 4.000 ppm.
Riscaldamento globale, quali sono gli scenari futuri?
Secondo quanto sostenuto dagli esperti, gli effetti non calcolati sulle nuvole potrebbero spiegare le temperature del passato. Dunque, dobbiamo preoccuparci? Secondo quanto si legge su “Scienza.fanpage.it“, se il mondo dovesse continuare a bruciare combustibili fossili al ritmo che caratterizza i giorni nostri, allora il livello di C02 sulla Terra potrebbe salire oltre i 1.200 ppm entro il prossimo secolo. Il Panel on Climate Change, però, ha previsto che nel caso in cui si dovessero rispettare gli accordi che sono stati firmati, entro il 2100 il livello di Co2 potrebbe restare tra i 600 e i 1000 ppm.
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.