Sorpresa in mare
Il mare del Salento ha donato una bella sopresa a tutti gli appassionati di scienza e natura. Cosimo Trono, grande appassionato di fotografia, dopo aver sorvolato le acque dello Jonio diverse volte è riuscito a scovare lo spettacolo del ‘Sarcofagi del Re’, come riportano Repubblica.it, Corriere.it e Fanpage.it
Il post su Facebook
L’annuncio di questa scoperta è stato fatto su Facebook, sul profilo ufficale del fotografo: La storia in fondo al mare “I Sarcofagi del Re”, San Pietro in Bevagna (TA) Italy / 2 giugno 2019. I Sarcofagi del Re sono delle pesanti vasche di marmo che giacciono a circa 6mt di profondita’ nei pressi del Fiume Chidro a poca distanza dalla costa di San Pietro in Bevagna. I Sarcofagi risalenti al III sec.d.C. , sono 23 non sempre del tutto visibili per via delle mareggiate che ricoprono con sabbia i manufatti .
Cosa sono i sarcofagi del Re
Si tratta di un tesoro inabissato. I “Sarcofagi del Re” sono blocchi di marmo greco risalenti al III secolo d.C.. Sono stati scoperti sui fondali di San Pietro in Bevagna, in provincia di Taranto. la posizione non dista moltodalla costa e sono stati ritrovati a pochi metri sotto il livello del mare. Sono chiamati anche “Vasche del Re”, pesano tra una e sei tonnellate. Venivano utilizzati principalmente per custodire le spoglie di uomini importanti dell’antica Roma. Nel III secolo d.C., mentre venivano trasportati lungo le coste in direzione dell’Urbe, la nave su cui viaggiavano si inabissò nei pressi del fiume Chidro con tutto il suo carico. Sono dei sarcofagi di grande valore archeologico. Da circa 1.700 anni i resti di quei sarcofagi dimorano sui fondali sabbiosi senza che si sia fatto qualcosa per riportarli in superficie.
Le dichiarazioni di Cosimo Trono
Come riporta Fanpage, Trono ha dichiarato: La fotografia è la mia passione, cerco solo di immortalare le bellezze del Salento. Non è la prima volta che provo a fotografare i sarcofagi. Già nel 2015 ci riuscii, poi con le mareggiate si sono nuovamente ricoperti di sabbia. Di solito tra maggio e giugno sono nuovamente visibili per tutta l’estate, così ho approfitto di una giornata di secca per fotografarli.
Posto svelato da un vecchio pescatore
Un vecchio pescatore del posto ha svelato questo posto molto prezioso, come ha raccontato il fotografo. trono però è dovuto tornare più volte per riuscire a vederli e immortalarli grazie all’uso del drone.
Non sono sempre visibili
Durante il trasporto in mare verso Roma si sarebbero inabissate le vasche. Nonostante le grandi dimensioni questi sarcofagi non sono sempre visibili poiché risultano spesso ricoperti dalla sabbia e quindi non è affatto facile fotografarli, come è riuscito Trono
Laurea triennale in Scienze Forestali ed Ambientali e Laurea magistrale in Scienze Agrarie e del Territorio. La mia più grande passione resta da sempre la meteorologia, approfondita attraverso la tesi di laurea sperimentale e un master di "Meteorologia Nautica". I fenomeni naturali, la loro bellezza e potenza sono tra le cose che più mi affascinano al mondo.