Surreale esperimento condotto da un team di scienziati, ecco cos0è sè stato creato in laboratorio nei giorni scorsi
Clamorosa e inquietante la notizia che sta rimbalzando sul web da qualche ora: un gruppo di scienziati ha creato un animale chimerico, come riportato da FanPage.it, dando vita ad un esemplare unico al mondo. Si tratta di una scimmia che è “uscita fuori” con dita luminose e occhi brillanti, il risultato di popolazioni di cellule provenienti da due o più embrioni/organismi distinti e quindi geneticamente diverse. Ma come è stato possibile generare una specie di questo tipo? Ecco i dettagli forniti dagli autori dell’esperimento.
Lo studio
Il team composto da scienziati del CAS Key Laboratory of Primate Neurobiology – State Key Laboratory of Neuroscience dell’Accademia Cinese delle Scienze di Shanghai, in collaborazione con quelli del Guangzhou Institutes of Biomedicine and Health, della Northwest A&F University e di altri istituti, ha analizzato nove linee cellulari di cellule staminali ottenute da embrioni di sette giorni di macaco cinomolgo (Macaca fascicularis), un cercopitecide dell’Asia orientale già utilizzato nella sperimentazione animale. Una volta evinto che si trattava di cellule pluripotenti, alcune di esse sono state iniettate in embrioni della stessa specie con appena 4-5 giorni di sviluppo dopo la fecondazione. Il risultato? Ben dodici gravidanze!
La nascita della scimmia chimerica
Dei vari macachi nati poco dopo. soltanto sei sono sopravvissuti e uno aveva i tratti spiegati nel primo paragrafo: il motivo per cui il piccolo macaco aveva polpastrelli luminosi e occhi brillanti sta nel fatto che gli scienziati avevano “etichettato” le cellule staminali iniettate con una proteina fluorescente, in modo da poter vedere concretamente i tessuti del primate derivati dalle staminali coltivate.
La durata di vita
Purtroppo l’animale chimerico ha vissuto soltanto per dieci giorni, dopodiché il suo cuoricino ha smesso di battere. “Questa ricerca – ha spiegato uno degli autori dell’esperimento – non ha solo implicazioni per comprendere la pluripotenza naive in altri primati, compresi gli esseri umani, ma ha anche implicazioni pratiche rilevanti per l’ingegneria genetica e la conservazione delle specie“.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.