Scoperte delle montagne sotterranee di dimensioni record: ecco come e dove

Montagne sotterranee di dimensioni record in Bolivia. Ecco come sono state scoperte

Scoperte montagne sotterranee in Bolivia. Fonte:Wikipedia
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Scoperte montagne sotterranee gigantesche

Una scoperta sensazionale è stata fatta da un team di ricerca internazionale, attraverso l'analisi delle onde sismiche di un violentissimo terremoto che nel lontano 1994 colpì duramente la Bolivia con una magnitudo di 8.2. Al confine tra mantello superiore e inferiore della Terra, ad una profondità di circa 660 km, sono state scoperte delle spettacolari e gigantesche montagne sotterranee.

Un mondo sotterraneo nascosto

Così come avviene in superficie, in un certo senso lo stesso accade al di sotto dei nostri piedi, dove si cela un altro mondo nascosto e misterioso. Montagne di dimensioni record che si alternano a zone più pianeggianti. Una scoperta di inestimabile valore che ha lasciato a bocca aperta gli stessi autori. Si tratta di una catena montuosa che presenta una topografia che risulta essere decisamente più aspra di quella delle Montagne Rocciose o degli Appalachi.

Catene montuose impressionanti

Stando a quanto riportato su “scienzefanpage.it", queste catene montuose potrebbero essere molto più grandi di qualunque vetta a noi visibile, facendo impallidire colossi come l'Everest e il K2 della catena himalayana. A scoprire questo misterioso e fantastico paesaggio sotterraneo, è stato un team di ricerca internazionale guidato da due scienziati, Jessica Irving e Wenbo Wu dell'autorevole Università di Princeton (Stati Uniti).


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Metodo di studio

Ci si viene da chiedere però, come questi scienziati siano riusciti a identificare tutto questo e soprattutto ad una profondità di ben 660 km. E' stato preso in considerazione il devastante terremoto avvenuto nel 1994 e questi studiosi hanno sfruttato le onde sismiche che sono riuscite a mappare gli strati interni dell'oggetto analizzato, colpendo le varie superfici e passando attraverso di esse. Terremoti simili sono rari anche in zone piuttosto sismiche e quando avvengono, riescono a scuotere anche il mantello terrestre. Proprio negli ultimi giorni un altro violentissimo terremoto ha colpito sempre l'America meridionale, il Perù, anche questo con magnitudo di 8.2 sulla scala Richter.  Come riportato inoltre da “ansa.it", a riguardo di questa scoperta è intervenuto anche Carlo Doglioni, presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il quale ha commentato che “si tratta di uno studio interessante, che contribuisce a fare luce sulle dinamiche interne della Terra, permettendoci di capire se i materiali che ritornano in superficie provengono solo dal mantello superiore o anche da quello inferiore".

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Uno studio davvero importante

Attraverso questo studio sarà possibile comprendere meglio le relazioni tra i due strati del mantello e la crosta terrestre sovrastante e scoprire ancora di più le dinamiche interne del pianeta. Nel corso delle prossime settimane o dei prossimi mesi ne sapremo sicuramente di più a riguardo.

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Alessandro Allegrucci

Laurea triennale in Scienze Forestali ed Ambientali e Laurea magistrale in Scienze Agrarie e del Territorio. La mia più grande passione resta da sempre la meteorologia, approfondita attraverso la tesi di laurea sperimentale e un master di "Meteorologia Nautica". I fenomeni naturali, la loro bellezza e potenza sono tra le cose che più mi affascinano al mondo.