Scoperte le tracce dei dinosauri che morirono travolti dall’impatto di un enorme asteroide
Una ricerca coordinata dal paleontologo Robert DaPalma e pubblicata sulla rivista americana “Proceedings of National Academy of Sciences” ha ricostruito cosa accadde quel giorno di 66 milioni di anni fa quando un asteroide si abbattè sulla Terra generando l’estinzione di tutte le forme di vita, dinosauri compresi. L’equipe di ricercatori composta da 12 scienziati è riuscita ad identificare nella città di Bowman nel Nord Dakota le prove fossili degli effetti dell’impatto dell’asteroide che colpì la terra al largo delle coste messicane.
L’impatto devastante dell’asteroide pari a un miliardo di bombe atomiche
L’energia sprigionata fu enorme: si stima che fosse paragonabile a un miliardo di bombe atomiche come quelle che devastarono Hiroshima e Nagasaki. L’impatto generò un fortissimo sisma e gli oceani inondarono le terre emerse uccidendo tutta la fauna sulla terraferma e sul mare mentre dal cielo piovevano gocce di vetro incandescente come avvenne durante l’eruzione di Pompei. Fu quello il giorno in cui l’Era Cretacea tramontò per dare origine al Paleocene.
A Bowman, i ricercatori hanno trovato pesci con vetro caldo di detriti fiammeggianti collocati all’interno delle branchie oltre ai resti di alberi carbonizzati.
Smentita l’ipotesi che i dinosauri fossero vicini all’estinzione
Si tratta della scoperta del secolo anche perchè ci aiuta a ricostruire quello che accadde in quel giorno fatale per la Terra. Secondo DePalma la ricerca dimostrerebbe anche che i dinosauri e altri grandi rettili non erano prossimi all’estinzione come si è sempre creduto, ma anzi che popolassero la Terra in tantissime specie. Secondo i ricercatori, i dinosauri erano vivi quando l’onda dello tsunami e il fuoco dal cielo li sorpresero sterminandoli all’impatto.
Laurea triennale in Scienze Forestali ed Ambientali e Laurea magistrale in Scienze Agrarie e del Territorio. La mia più grande passione resta da sempre la meteorologia, approfondita attraverso la tesi di laurea sperimentale e un master di "Meteorologia Nautica". I fenomeni naturali, la loro bellezza e potenza sono tra le cose che più mi affascinano al mondo.