Scoperto nuovo virus russo che "ascolta" il microfono dello smartphone: ecco cosa fa con i dati

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Un nuovo spyware è stato intercettato da una società di cybersicurezza spagnola: ecco cosa fa e quali sono i rischi per le persone

Lo smartphone è ormai diventato parte integrante della nostra vita quotidiana, essendo il dispositivo che usiamo di più durante il giorno: tra lavoro, contatti con i nostri cari, social e chi più ne ha più ne metta trascorriamo diverse ore (più di quanto pensiamo…) davanti al telefono. E tra le varie app a disposizione, senza contare i siti web, si nascondono virus e insidie pronte a mettere a repentaglio la cybersicurezza e i dati personali. Uno degli ultimi trovati, ironia della sorte, è collegato direttamente alla Russia. Vediamo in che consiste questa pericolosa minaccia e cosa può provocare, come riportato da Tecnologia.Libero.it. NON CARICARE LO SMARTPHONE DI NOTTE, ECCO PERCHÉ

Il nuovo virus “russo"

Il virus in questione, al quale non è stato ancora dato un nome, è stato scoperto dalla società spagnola Lab52: esso, che circola tra smartphone Android, è stato rintracciato all’interno di un file apk per l’installazione di un’app chiamata “Process Manager". Non è ancora chiara l'origine del virus né come esso riesca a circolare tra i telefoni, tuttavia si sa bene cosa è in grado di fare, ovvero spiare il microfono dello smartphone e registrare le telefonate. Il tutto tramite un semplice “Ok" che l'utente può premere su richiesta che appare sul display. Tra le cose che può fare questo spyware, una volta ottenute le autorizzazioni, ci sono la lettura e scrittura di tutti i dati sul telefono, l’accesso alla posizione geografica precisa, al WiFi, alla fotocamera, al microfono, alla lista chiamate e SMS e molto altro. MAXI MULTA PER ILIAD, ECCO PERCHÉ

I pericoli per le persone

Questo virus può registrare le nostre chiamate, o anche l’audio ambientale percepito dal microfono del telefono (che può attivare autonomamente), scattare foto o registrare video e poi inviare tutto questo materiale ai server su territorio russo. Uno strumento perfetto per lo spionaggio che, dunque, mette a rischio la nostra sicurezza e potrebbe anche creare dei problemi di identità.

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