Scoperto un nuovo isopode gigante in mare, ecco dove e di cosa si tratta. I dettagli
Un nuovo isopode gigante è stato scoperto dagli scienziati. Il curioso esemplare è stato trovato al largo della penisola dello Yucatán tra i 600 e gli 800 metri di profondità, dove prima è stato trovato il Bathynomus giganteus. E’ leggermente più corto e misura 26 centimetri. Le sue antenne sono relativamente lunghe. Lo studio è stato pubblicato sul Journal of Natural History.
Lo studio
Un gruppo di isopodi delle dimensioni di un pallone da calcio ha vagato sul fondo del mare come giganteschi insetti per 200 o 300 milioni di anni, anche durante l’evento di estinzione dei dinosauri. Una delle specie viventi più grandi oggi, il Bathynomus giganteus, può essere trovata a profondità di oltre 2.500 metri. Fu catturato per la prima volta al largo del Golfo del Messico nel 1879. Un’analisi moderna di noti isopodi giganti che vivono nelle profondità marine ha trovato differenze sottili ma significative nel loro DNA e nella morfologia, come riporta sciencedaily.com.
Una nuova specie?
Saranno necessari ulteriori dati per confermare l’esatta classificazione tassonomica dell’esemplare, ma i ricercatori sospettano che rappresenti una nuova specie separata di Bathynomus e l’hanno chiamata B. yucatanensis. La nuova specie è stata probabilmente trascurata fino ad ora perché il numero di spine sulla sua coda corrisponde a quello di B. giganteus. Finora si pensava che questo fosse un punto chiave di distinzione tra le specie. I ricercatori affermano anche che altri esemplari del Mar Cinese Meridionale sono stati erroneamente etichettati come B. kensleyi, quando, in realtà, le analisi molecolari e morfologiche hanno mostrato che sono B. jamesi.
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Le similitudini con altre specie
Questi animali acquatici possano sembrare simili al gigantesco pidocchio terrestre, ma sono anche lontanamente imparentati con granchi, gamberetti e aragoste. Sappiamo poco però degli isopodi giganti. Sembra però che siano ben attrezzati per affrontare i principali eventi di estinzione. A volte possono rimanere senza cibo per anni. Questo è probabilmente necessario negli abissi, dove i nutrienti sono rari e su cui si contende ferocemente con altri animali. Quando un pasto diventa disponibile, conviene arrivare prima possibile al tavolo.
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