Su Science è stata pubblicata la notizia della scoperta di un tessuto in grado di garantire una temperatura adeguata in tutte le stagioni
Il riscaldamento globale ha annullato le cosiddette ‘mezze stagioni’ e così indovinare il giusto abbigliamento per uscire di casa non è sempre facile. Spesso gli sbalzi termici che siamo costretti ad affrontare durante la giornata ci mettono a dura prova. Ci può capitare, in una fredda giornata, di recarci in un centro commerciale dove il surriscaldamento è eccessivo e allora vestirsi a ‘cipolla’ può essere il giusto rimedio per adeguarci alle temperature ambientali.
La scoperta è stata tratta dalle caratteristiche di una formica
Per evitare questi strapazzi, in futuro potrebbe esserci una alternativa utilissima, come racconta il sito Science. Sarebbe stato infatti scoperto un tessuto che si autoregola secondo le condizioni termiche, senza bisogno di sensori ed alcuna alimentazione. Un tessuto che può darci la sensazione di freschezza se il clima è caldo e di tepore se ci troviamo in un ambiente freddo e umido. Per sperimentare questo nuovo tessuto, la scienza ha tratto ispirazione della formica Cataglyphis bombycina, che vive nel deserto del Sahara, dotata di peli che riflettono una gamma di raggi infrarossi in grado di dissipare calore.
Il principio della radiazione termica
Il principio studiato per creare questo tessuto si basa sulla regolazione della radiazione termica. Ogni oggetto emette onde elettromagnetiche a seconda della sua temperatura e tali onde vengono classificate in ordine crescente per lunghezza d’onda. Anche il nostro corpo produce e assorbe calore sotto forma di infrarossi intorno ad una lunghezza d’onda di 10 micrometri. Tenuto conto che la radiazione infrarossa è responsabile per oltre il 40% dello scambio di calore tra corpo e ambiente, si è lavorato su questo processo per creare il nuovo tessuto.
Il tessuto del futuro
Si sa che i vestiti che indossiamo tendono a conservare il calore emanato dal corpo sotto forma di radiazione infrarossa. Ma se in ambiente fresco questo meccanismo ci aiuta, quando fa caldo può diventare nocivo. Il tessuto di lana che è stato sperimentato reagisce alla temperatura e all’umidità ambientali. Se fa caldo risulta più traspirante e quando il clima è freddo le fibre si espandono, riducendo gli spazi vuoti e intrappolando il calore. In futuro, dunque, potremo vestire un solo tessuto in qualunque condizione ambientale.
Laurea triennale in Scienze Forestali ed Ambientali e Laurea magistrale in Scienze Agrarie e del Territorio. La mia più grande passione resta da sempre la meteorologia, approfondita attraverso la tesi di laurea sperimentale e un master di "Meteorologia Nautica". I fenomeni naturali, la loro bellezza e potenza sono tra le cose che più mi affascinano al mondo.