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Giovedì 14 Novembre
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Scudo missilistico Nato, ecco cos’è e come funziona

Lo scudo è composto da missili balistici di grandi dimensioni e che vengono lanciati oltre l'atmosfera

Scudo missilistico Nato, ecco cos’è e come funziona
Scudo missilistico Nato (foto Pixabay)

In cosa consiste lo scudo missilistico della Nato: è veramente sicuro?

In questi giorni si sente molto parlare dello scudo missilistico messo a punto dalla Nato. In cosa consiste esattamente? La prima cosa da sapere è che già a partire dal 2010 la Nato ha avviato un programma volto a garantire la difesa e la libertà dei Paesi membri. Oltre a raccogliere le risorse finanziarie da tutte le nazioni aderenti e i contributi volontari da parte di altri stati, ha implementato una barriera missilistica territoriale, cioè un vero e proprio scudo contro possibili attacchi. L’apporto maggiore a questa difesa proviene dagli USA e comprende una fitta rete di programmi che è stata adesso estesa anche in Europa.

I missili balistici

Lo scudo è composto da missili balistici di grandi dimensioni e che vengono lanciati oltre l’atmosfera, sfruttano la forza di gravità e seguono una traiettoria pianificata. Durante la fase della discesa si muovono in maniera rapida e possono sfiorare velocità pari a 27.000 km/h. I missili balistici riescono a colpire anche a grandi distanze, ma a differenza di quelli da crociera, non sono precisi perché il loro raggio d’azione è molto ampio. Ecco perché vengono usati per il trasporto delle testate nucleari. La difesa missilistica della Nato ha la sua base in Germania, esattamente a Ramstein, in cui si trovano anche sistemi di intercettazione e radar di avvistamento.

Il lancio dei missili balistici

Quando un missile balistico viene lanciato verso l’area occidentale si attivano i satelliti per consentire l’avvistamento. Dagli stessi satelliti viene inviato un segnale alla base di Ramstein. A questo punto entrano in gioco i radar per poter identificare, attraverso sofisticati sensori, la traiettoria seguita dal missile. La terza fase riguarda la distruzione del missile nemico attraverso intercettatori navali o terrestri. Lo scopo è quello di procedere con la distruzione fuori dall’atmosfera per scongiurare ogni rischio. Quando il missile identificato si trova all’interno dell’atmosfera o è in caduta libera vengono attivati specifici sistemi per l’abbattimento. CONTINUA A LEGGERE..

La sicurezza dello scudo missilistico

Gli esperti si sono pronunciati in merito alla sicurezza dello scudo missilistico e sostengono, specie per quanto riguarda l’Europa, che l’intero sistema non è in grado di garantire massima affidabilità e di intercettare ogni genere di minaccia. Missili russi, come ad esempio gli Zircon, non possono essere identificati. Anche i radar disponibili sono insufficienti e per tali ragioni da Bruxelles si spinge affinché vengano adottate le dovute precauzioni.

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.

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