Sole, nuovo ciclo in arrivo a breve: più rischi per la Terra
In questo periodo il Sole sembra più quieto del solito: sbuffi, eruzioni, macchie e perturbazioni sono sempre più rare. Questo che significa e quali sono gli effetti sulla nostra esistenza e sul clima? Per rispondere a queste domande IlMessaggero.it ha intervistato Mauro Messerotti, astrofisico Inaf dell’Osservatorio di Trieste.
Fase di minima attività per il Sole
Il Sole, stando a quanto riferito da Mauro Messerotti, in questo momento si trova in una fase di minima attività: è per questo che sono assenti macchie solari in fotosfera, ovvero la superficie visibile dove si manifestano come regioni più scure perché più fredde rispetto alla zona circostante. E questi fenomeni interessano la Terra come gli altri pianeti.
Le macchie solari danno origine a molti fenomeni di attività
È proprio il conteggio del numero di macchie solari sulla fotosfera che viene usato come indicatore primario del livello di attività solare. Molte macchie solari, infatti, danno origine a numerosi fenomeni di attività grazie al loro intenso campo magnetico; al contrario, l’assenza di macchie solari determina una drastica riduzione della fenomenologia.
Fase fisiologica, il Sole ha cicli di circa 11 anni
Si tratta, comunque, di una fase di fatto fisiologica: il numero di macchie solari, infatti, aumenta e diminuisce secondo una periodicità di circa 11 anni. I periodi osservati, in realtà, sono compresi tra 9 e 13 anni. Questi cicli vengono osservati dal 1755 e quello che è in fase di conclusione è il 24esimo, iniziato nel 2008 e destinato a finire entro quest’anno o il prossimo. Inizierà poi il ciclo 25. La nostra stella ha circa 5 miliardi di anni e noi la studiamo da 300: da poco lo sitiamo cominciando a comprendere e i suoi misteri sono ancora tanti.
Aumentano i rischi per la Terra
Anche al minimo dell’attività solare ci sono comunque delle perturbazioni che interessano sistemi tecnologici come satelliti, aeroplani ma anche biologici come astronauti ed equipaggi degli aerei. In condizioni di minima attività il vento solare è più lento e meno denso: il suo potere di schermo della Terra dalla componente a bassa energia dei raggi cosmici diminuisce e il flusso di raggi cosmici aumenta, costituendo un maggiore fattore di rischio.
E per quanto riguarda il clima?
E per quanto riguarda il clima? Probabilmente ci dovremo aspettare periodi di grande riscaldamento, seguiti da altri di raffreddamento minore: al momento non è possibile prevedere quando si verificheranno. Oltre all’azione dell’uomo, su scala temporale più lunga giocherà un ruolo importante l’evoluzione del Sole: la sua luminosità, infatti, aumenterà di molto col passare degli anni.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.