Spotify, in arrivo la nuova offerta Deluxe con audio hi-fi di alta qualità

Spotify sta per implementare l'audio lossless, che sarà accessibile attraverso un nuovo piano ad abbonamento

Spotify, in arrivo l'offerta Deluxe
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L'abbonamento a Spotify subirà un lieve aumento, ma in aggiunta si potrà fruire di una qualità audio molto più elevata

Il CEO di Spotify, Daniel Ek, ha affermato che il servizio di streaming per portare il supporto hi-fi sulla piattaforma è ancora in itinere, anche se ben presto vedrà la luce. Martedì, durante la riunione sugli utili della società, il dirigente ha svelato dei succosi dettagli sul prossimo livello deluxe. Spotify annunciò nel 2021 che avrebbe lanciato un nuovo livello di abbonamento di fascia alta chiamato Spotify HiFi. Con questo nuovo abbonamento l'utente avrebbe potuto godere di una maggiore qualità del suono grazie a un “formato audio senza perdite di qualità CD”.

La versione deluxe di Spotify

Siamo nel 2024, ma di questo nuovo livello cosiddetto “loseless” non c'è alcuna traccia. L'obiettivo dell'azienda, come ha dichiarato lo stesso ceo di Spotify, è quello di “offrire una versione molto migliore di Spotify". Chi vorrà godere di questo servizio dovrà spendere almeno 5 dollari in più rispetto all’attuale livello premium. Quindi probabilmente l'abbonamento Premium sarà stimato tra 17 e 18 dollari. La versione deluxe di Spotify avrà i vantaggi della versione normale di Spotify, ma molto più controllo, qualità molto più elevata su tutta la linea ma anche altre novità di cui Ek ha preferito non parlare.

La contromossa di Spotify contro Apple Music e Amazon

Oltre al tanto atteso streaming audio hi-fi, la nuova versione di Spotify si arricchirà anche di nuovi strumenti per la creazione di playlist, insieme a funzionalità aggiuntive. I 246 milioni di abbonati, dunque, potranno godere a breve di una versione di Spotify decisamente molto più suggestiva e completa soprattutto dal punto di vista della qualità audio. Grazie a questa nuova implementazione. Spotify spera di tenere il passo con i servizi offerti da Apple Music e Amazon Music, che già da tempo offrono streaming audio senza perdite e senza costi aggiuntivi.


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Le cause del ritardo

Ma per quale ragione Spotify si sta ancora prendendo tempo e non è ancora riuscita a portare a termine l'implementazione? La domanda è più che lecita, ma è difficile dare una vera risposta. E' possibile che l'azienda voglia assicurarsi di offrire agli utenti un valore sufficiente per far pagare dei costi aggiuntivi, anche se i suoi concorrenti offrono gratuitamente lo stesso servizio. Si spera che entro la fine dell'anno questa implementazione possa già essere operativa.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.