Spyware Exodus, centinaia di utenti italiani frodati dei propri dati sensibili
Lo Spyware Exodus prelevava i dati sensibili degli utenti Android, indaga la magistratura
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Alcuni ricercatori hanno individuato uno spyware installabile su dispositivi Android che ha rubato i dati sensibili agli ignari utenti
Sono centinaia gli italiani i cui dispositivi mobili sarebbero stati infettati da un software creato da una azienda italiana finalizzata a raccogliere informazioni private degli utenti sui dispositivi Android, bypassando i servizi di sicurezza predisposti da Google. Lo spyware, come si legge sul sito Ansa, è denominato Exodus ed è stato smascherato da un gruppo di ricercatori che hanno individuato in un'azienda di Catanzaro, la società che deterrebbe la paternità di questo software.
A crearlo sarebbe stata la Esurv, una società ora sparita da Internet, stando a quanto riportato sempre dal sito Ansa. I ricercatori hanno fatto sapere di avere individuato copie di uno spyware sconosciuto poi caricato con successo su Google Play Store. Sono tantissimi, secondo quanto si legge sulla rivista Motherboard, gli utenti vittime innocenti di questo software che si sono visti sottratti illegalmente dati riservatissimi.
Stando a quanto riportato dagli stessi ricercatori che hanno individuato questo software, il meccanismo funzionava in due modi. Prima Exodus One raccoglieva informazioni base di identificazione del dispositivo infetto e poi, con la fase Exodus Two, veniva installato un file mirato a raccogliere i dati sensibili dell'utente.
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Frodati solo gli utenti italiani
Secondo gli esperti, il software spia è stato scaricato dagli utenti dal 2016 fino a pochissimi mesi fa, copie dello spyware sono state trovate caricate sul Google Play Store, mimetizzate da applicazioni di servizio di operatori telefonici. Secondo le statistiche disponibili che Google rende pubbliche, la maggior parte, sarebbero state effettuate decine di installazioni di alcuni di questi software spy, addirittura di qualcuna ne sono state scaricate circa 350 unità. Gli utenti che hanno scaricato questi software infetti sono tutti residenti in Italia.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.