Il Parlamento Europeo si pronuncia sullo stop alla vendita delle auto inquinanti: ecco cosa sta succedendo
Nel tardo pomeriggio di oggi, mercoledì 8 giugno 2022, è atteso il verdetto della votazione su un’importante questione che riguarda tutto il mondo: il futuro delle automobili a diesel, benzina, gpl e metano. Il Parlamento UE, come riportato da Ansa.it, si pronuncerà oggi sul “via libera” o meno dello stop alla vendita (a partire dal 2023) dei veicoli che utilizzano questi carburanti, provvedimento che rientra nelle misure di contrasto del surriscaldamento globale e della tutela ambientale del pianeta. Attenzione però perché non è affatto scontato che a vincere sarà il “si”…
Lo scetticismo sul referendum
Il rischio è che anche questo capitolo del pacchetto clima non passi, come è accaduto per la riforma del sistema Ets. Sullo stop alle auto a combustione interna, peraltro, si oppone una frangia politica italiana che ha presentato un emendamento che riduce al 90% le emissioni inquinanti lo stop. Il grande dubbio, infatti, è che i Paesi del mondo non riescano ad attrezzarsi a sufficienza entro il 2035 con centraline di ricarica e automobili unicamente elettriche…
L’inflazione
Senza contare poi l’elevato costo di questo tipo di veicoli e l’inflazione galoppante parallela alla riduzione del potere d’acquisto dei cittadini. Si attende dunque il risultato dei voti del Parlamento Europeo: se dovesse vincere il “sì” ci si avvierà verso una nuova importantissima sfida globale, 0vvero la sostituzione dei carburanti dei veicoli, ma se dovesse avere la meglio il “no” (o almeno un “non ancora”) si proseguirà con gli attuali benzina, diesel e gpl (contemporaneamente alle auto elettriche) ma con tasse maggiorate.
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Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.