Trovati gli "interruttori della buonanotte": ecco come migliorerà il nostro sonno
Ricostruiti in 3D i primi modelli di "recettori della melatonina" che incidono sul nostro sonno: gli scenari e i risultati dello studio
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Trovati gli “interruttori della buonanotte": dove sono
Buona notizia per chi ha problemi a dormire o soffre di insonnia: sono stati rintracciati i cosiddetti “interruttori della buonanotte“, quei recettori cerebrali che regolano il sonno e aiutano ad addormentarsi senza problemi. Questo risultato, importantissimo per sviluppare nuove cure e terapie per i disturbi del sonno, è frutto di una ricerca statunitense che è arrivata a stampare i recettori in 3D oltre che localizzarli.
I risultati della ricerca
Come si può vedere dalla foto, sulla destra sono raffigurati i recettori della melatonina, l'ormone prodotto dalla ghiandola pineale che regola il ritmo di sonno e veglia negli esseri umani. Lo studio in questione, che ha impegnato centinaia di ricercatori internazionali coordinati dall'Università della California Meridionale (USC), ha permesso di isolare le proteine MT1 e MT2, analizzarle e ricostruirle tridimensionalmente attraverso il laser a raggi X dello Slac National Accelerator Laboratory di Menlo Park (California, USA). I risultati di questo studio, guidato dagli scienziati statunitensi Linda Johansson e Benjamin Stauch, sono stati pubblicati sulla rivista “Nature". In questo modo, dunque, sarà possibile studiare altri metodi per contrastare i disturbi del sonno e migliorare il nostro riposo. Ma non solo…
Ecco cosa si potrà studiare
Oltre allo scoprire in che modo i recettori agiscono sul sonno e sul veglia, infatti, i risultati di questo studio internazionale permetteranno agli scienziati di approfondire il ritmo del nostro orologio biologico e capire in che modo altri fattori agiscono sul nostro riposo, come il lavorare di notte, l'influenza del fuso orario sul cervello durante i viaggi e il trascorrere parecchie ore davanti al computer.
(Fonti Ansa.it e SkyTg24)
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Insonnia, cosa non fare per dormire meglio
Migliaia di italiani (e non solo) soffrono di insonnia e hanno difficoltà ad addormentarsi, anche se molto stanchi. Ad incidere su questo disturbo è in parte anche l'alimentazione. Come comportarsi a tavola per aiutare il nostro cervello a lasciarci dormire e non peggiorare le cose? I primi consigli per combattere l'insonnia sono evitare di abbuffarsi la sera, prediligendo dunque pasti leggeri, e mangiare sempre alla stessa ora: in questo modo l'organismo adotterà un equilibrio che vi sarà senz'altro utile. Inoltre evitare cibi fritti e pesanti e non mettersi a dormire entro due ore dal pasto, in modo da favorire la digestione. Come già noto, poi, lasciar stare bevande energizzanti e con caffeina/teina e ridurre al minimo (se non eliminare) cibi speziati. Evitate poi anche il cioccolato e i dolci in generale in quanto lo zucchero tiene il cervello sveglio e attivo. Cosa si può mangiare quindi?
Dieta contro l'insonnia, gli alimenti che aiutano a dormire meglio
Per quanto riguarda la cena, affidatevi a cibi ricchi di triptofano, zinco, magnesio e vitamine B1 e B6, alimenti che stimolino e facilitino il processo di sintesi di serotonina e melatonina nell'organismo. Quali sono? Il triptofano è contenuto in cibi come farina di avena, di frumento e segale, farro, miglio, legumi secchi, asparagi, bieta, carciofi e spinaci, gli ideali per allontanare l'insonnia e dormire bene. Ma una cena completa non può essere composta da soli legumi e verdure: spazio quindi anche a cereali integrali, carboidrati leggeri, pesce, uova, formaggi magri, yogurt, semi, datteri, banane e frutta secca a guscio. In particolare gli amidi del riso e della pasta, insieme a cibi con fruttosio e saccarosio, regolano l'umore e il ritmo del sonno, rendendo più sereno il nostro riposo.
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Altri alleati contro l'insonnia
Il vecchio ma efficacissimo rimedio per dormire meglio è un bicchiere di latte caldo: questo alimento, così come tutti i suoi derivati, contiene serotonina e rende più fluida la fase di addormentamento. E ovviamente via libera a tisane e infusi, in particolare camomilla e aromi a tiglio, melissa, passiflora, biancospino e fiori di arancio, le cui proprietà rilassanti e distensive sono un toccasana per il nostro riposo.
(Fonti Riza.it e DiLei.it)
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.