Truffa dei 9 centesimi, ecco il nuovo raggiro che riguarda gli smartphone
Due società sotto indagine per sottrazione illegittima di denaro dalla bolletta telefonica, tutte riconducibili ad una molto grande
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Truffa dei 9 centesimi, ecco il nuovo raggiro che riguarda gli smartphone
Un nuovo raggiro circola tra gli smartphone seminando il panico tra gli italiani, soprattutto i più avanti con l'età: si tratta della truffa dei 9 centesimi, un nuovo tentativo di inganno che stavolta (come ci si aspetterebbe) non riguarda un gruppo di hacker organizzati bensì una società molto nota in Italia. Vediamo in cosa consiste questa truffa, come dichiarato a Il Corriere della Sera da un ex dipendente di questa azienda. Leggi anche: Allarme bancomat, sta circolando una nuova truffa: ecco come proteggersi
I dettagli sulla truffa
La truffa dei 9 centesimi consiste, appunto, in un addebito di 9 centesimi in bolletta per ogni pagina web visitata dall'utente via smartphone: il tetto massimo raggiunto è comunque di un euro al mese in modo che l'utente non possa accorgersi di un prelievo “minimo", ma comunque non autorizzato, che in ogni caso ha fruttato 204mila e 109mila euro illegittimi nelle casse di due società- Le aziende coinvolte in questa brutta vicenda sono la Accenture, piattaforma tecnologica, e la Vetrya entrambe riconducibili a Wind che è stata dunque segnalata. Il denaro frutto della truffa è stato già bloccato e ci sono indagini in corso. Leggi anche WhatsApp, la truffa del Green Pass: ecco come funziona e come evitarla
WhatsApp, attenzione alla truffa del Green Pass: come funziona
Sta circolando una nuova truffa su WhatsApp, vediamo di cosa si tratta. Dal 6 agosto in Italia il Green Pass è obbligatorio per effettuare la maggior parte delle attività al chiuso o con situazioni di assembramento, ad esempio entrare in ristoranti, bar, pub, cinema, concerti, mostre e musei e salire su aerei, treni e navi (in attesa che questo provvedimento riguardi anche l'ingresso a scuola). Di questo si parla non solo per strada, in ufficio o nei bar ma anche su WhatsApp. É proprio qui, in uno dei social più amati e utilizzati nel nostro Paese, che si sta facendo largo una pericolosa truffa che riguarda il GP. Vediamo di cosa si tratta, in base alle segnalazioni degli stessi utenti alla polizia postale. ECCO CHI É ESENTATO DAL PAGAMENTO DEL CANONE RAI
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Come funziona la truffa del Green Pass
Alcune persone potrebbero ricevere un messaggio da mittente sconosciuto in cui c’è scritto che il Green Pass è scaricabile a un certo link: per riceverlo però si chiede di inserire alcuni dati bancari. Si tratta chiaramente di una trappola in quanto per ottenere il Green Pass non serve assolutamente inserire questo tipo di informazioni. Il “certificato verde”, infatti, viene concesso solamente a chi si sottopone al vaccino anti Covid-19 o, su richiesta, chi ha contratto il coronavirus ed è guarito nell’arco degli ultimi sei mesi o ha presentato un tampone negativo effettuato non più di 24 ore prima della richiesta del GP.
L’avvertimento della polizia postale
“Cliccando sul link ricevuto nel messaggio – spiega la polizia postale – l'ignaro utente viene catapultato su una finta pagina istituzionale dove verrà richiesto di inserire i propri dati personali e/o bancari con l'obiettivo di utilizzarli fraudolentemente. Si raccomanda di fare molta attenzione ai link indicati nei messaggi e di aprirli solo dopo avere accertato la veridicità della fonte di provenienza. Inoltre non inserire mai i propri dati personali, soprattutto quelli bancari. Eventuali messaggi sospetti potranno essere segnalati sul portale della Polizia Postale".
Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.
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