Un farmaco contro il cancro annienta gli aneurismi: ecco come funziona
I ricercatori della Sussex University e dell'University of Washington School of Medicine di Seattle stanno lavorando a un medicinale che può abbattere gli aneurismi
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Il nuovo farmaco contro gli aneurismi
Un farmaco contro il cancro può curare anche gli aneurismi cerebrali: questa è la scoperta nata dalla collaborazione tra i ricercatori dell'Università del Sussex (Inghilterra) e quelli della University of Washington School of Medicine di Seattle (USA) i quali, come riportato dal sito MedicalXpress.com, hanno scoperto che un trattamento basato sull'utilizzo di farmaci inibitori della tirosin-chinasi del recettore, utilizzato per “affrontare" i tumori, è particolarmente efficace contro gli aneurismi.
I test e come il farmaco combatte l'aneurisma
I ricercatori angloamericani, il quale studio è stato riportato anche sulla rivista scientifica American Journal of Human Genetics, hanno identificato una nuova base genetica di una forma di aneurisma cerebrale, chiamata “mutazioni PDGFRB". Questo dopo aver effettuato test di sequenziamento di DNA di nuova generazione. Dopo intense attività di osservazione gli scienziati hanno dedotto che le mutazioni legate agli aneurismi hanno causato un'anomalia specifica nella sua proteina codificata, che però può essere debellata da un farmaco antitumorale. Questo medicinale è ancora in fase di definizione, ma i ricercatori inglesi e statunitensi stanno lavorando intensamente per completare il progetto e portare alla luce un ottimo alleato contro gli aneurismi cerebrali.
Le parole dei ricercatori
“Siamo molto vicini – ha dichiarato il dottor Manuel Ferreira dell'Università di Washington, come riporta MedicalXpress.com – a trattare i pazienti con aneurisma con varianti di PDGFRB attraverso inibitori specifici della tirosin-chinasi del recettore“. Gli fa eco Mark O'Driscoll dell'Universtà del Sussex: “É una scoperta estremamente eccitante che mostra come le osservazioni di laboratorio di base a livello genetico possano entrare anche in un contesto clinico e contribuire ad apportare grandi cambiamenti per la sanità pubblica e le cure. In questa ricerca siamo stati in grado di dimostrare che un noto farmaco antitumorale potrebbe contrastare questa base genetica nella maggior parte dei casi".
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Aneurismi, Emilia Clarke tra le “vittime"
A proposito di aneurismi, anche la “regina dei draghi" della serie tv “Game Of Thrones" ha avuto a che fare con questo pericoloso problema cerebrale. Emilia Clarke, una delle attrici del momento, è stata infatti colpita ben due volte dall'aneurisma. E i racconti della star britannica sono da brividi….
Il racconto di Emilia Clarke
“Non ho mai raccontato questa storia pubblicamente – ha dichiarato qualche mese fa la Clarke al quotidiano statunitense New Yorker – il primo attacco risale al 2011, dopo aver finito di girare la prima stagione di 'Game of Thrones'. Lì fui addirittura incapace di pronunciare il mio nome. Il secondo fu ancora più grave e avvenne al termine delle riprese della terza stagione. Ho rischiato di perdere le mie facoltà cognitive e di morire". Una confessione scioccante che risale a fatti accaduti qualche anno fa, quando l'attrice aveva circa 24 anni. “Ero davvero – ha spiegato – molto stressata. Avevo tanta paura di un lavoro che non riuscivo quasi a capire, di deludere la fiducia che i creatori della serie avevano riposto in me. Ricordo che un giorno ero in palestra e non riuscivo ad allacciarmi una scarpa. Ho provato la sensazione che una fascia elastica mi stesse schiacciando il cervello e non riuscivo a sopportare il dolore. Fui portata in ospedale e stavo vomitando bile"…
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La confessione di Emilia Clarke sugli aneurismi
“Ho subìto – ha continuato a raccontare Emilia Clarke – un intervento chirurgico durato ben tre ore. Al mio risveglio avevo un mal di testa incredibile e ho avuto un grande senso di panico per il fatto di non riuscire a ricordare né pronunciare il mio nome. Questo è drammatico per un'attrice. Dicevo cose senza senso ma per fortuna mia madre mi ha ignorata dicendomi che stavo bene". Questo per quanto riguarda il primo aneurisma, poi si passa al secondo avvenuto nel 2013. “Informai subito la produzione di 'Game Of Thrones' dell'accaduto – ha raccontato la “Targaryen" – chiedendo la massima riservatezza. I dottori mi avevano avvisata già un mese dopo il primo intervento che avevo un aneurisma e di tenerlo d'occhio. Dopo una visita medica scoprii che c'era bisogno di un altro intervento chirurgico, stavolta però qualcosa andò storto". Dopo l'intervento, infatti, Emilia Clarke si è risvegliata in preda al dolore e lì i dottori capirono che bisognava fare qualcos'altro. “L'unica soluzione – ha spiegato Emilia – era accedere al cervello attraverso il cranio. Uscii dall'operazione con un drenaggio che usciva dalla testa. Parti del mio cranio erano state sostituite con il titanio. E c'era, in particolare, la costante preoccupazione riguardante ogni possibile perdita cognitiva o dei sensi". Ora però Emilia sta bene: chissà che il suo “lieto fine" arrivi proprio dall'ottava e ultima stagione di “Game Of Thrones", che lunedì 20 aprile si concluderà ufficialmente.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.
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