WhatsApp introdurrà gli annunci pubblicitari nella propria app, ecco la novità e cosa potrebbe cambiare
Quest’anno WhatsApp introdurrà una controversa novità che per molti sarà indigesta: la pubblicità. Il servizio di messaggistica più famoso al mondo, con i suoi 1,5 miliardi di utenti, finora ha evitato di monetizzare il proprio grande business con annunci pubblicitari. Facebook, i proprietari dell’app, sta già facendo grossi affari consentendo alle aziende di commercializzare i loro prodotti su WhatsApp.
I rischi di una cancellazione di massa degli account
E’ ovviamente una nuova strategia che in futuro potrebbe diventare un boomerang per l’app di messaggistica più gettonata al mondo. Non è un caso che, lo scorso anno, dopo aver annunciato la nuova funzionalità, tantissimi utenti manifestarono il proprio dissenso minacciando di eliminare gli account. Si chiamerà “Status Ads” il programma con cui verrà lanciata la pubblicità nel 2020 e segnerà un enorme cambiamento per WhatsApp, che in passato aveva promesso che non avrebbe mai aggiunto banner pubblicitari.
Come verranno visualizzati i messaggi pubblicitari
Molti ricordano che nel lontano 2012, WhatsApp promise ai propri utenti che non avrebbe mai cercato di monetizzare attraverso la pubblicità. Adesso le cose sembrano essere cambiate. In questa prima fase saranno visibili gli annunci solo negli status dell’app di messaggistica, come si fa già da tempo nelle storie di Instagram. Quindi la pubblicità non intaccherà le chat personali e neanche quelle di gruppo.
WhatsApp sta per diventare a pagamento ?
E intanto torna di moda il dubbio che molti utenti si pongono da tempo: cioè se WhatsApp diventerà a pagamento per chi vorrà una versione senza pubblicità. Al momento, nulla trapela dall’azienda, e quindi è lecito pensare che non vi sarà pubblicità invasiva né il rischio di dover pagare per usare l’app di messaggistica. La gratuità dell’app è stato sempre il mantra sia di WhatsApp che di Facebook, anche se tutto è ancora possibile.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.