WhatsApp, la truffa del Green Pass: ecco come funziona e come evitarla

Circola su WhatsApp una truffa sul Green Pass che mira ad ingannare i cittadini italiani: ecco tutti i dettagli e come evitare di cadere nel tranello

WhatsApp, adesso è possibile passare le chat da iPhone ad Android senza perdere informazioni, Foto PixaBay.com

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WhatsApp, attenzione alla truffa del Green Pass: come funziona

Sta circolando una nuova truffa su WhatsApp, vediamo di cosa si tratta. Dal 6 agosto in Italia il Green Pass è obbligatorio per effettuare la maggior parte delle attività al chiuso o con situazioni di assembramento, ad esempio entrare in ristoranti, bar, pub, cinema, concerti, mostre e musei e salire su aerei, treni e navi (in attesa che questo provvedimento riguardi anche l'ingresso a scuola). Di questo si parla non solo per strada, in ufficio o nei bar ma anche su WhatsApp. É proprio qui, in uno dei social più amati e utilizzati nel nostro Paese, che si sta facendo largo una pericolosa truffa che riguarda il GP. Vediamo di cosa si tratta, in base alle segnalazioni degli stessi utenti alla polizia postale.

Come funziona la truffa del Green Pass

Alcune persone potrebbero ricevere un messaggio da mittente sconosciuto in cui c’è scritto che il Green Pass è scaricabile a un certo link: per riceverlo però si chiede di inserire alcuni dati bancari. Si tratta chiaramente di una trappola in quanto per ottenere il Green Pass non serve assolutamente inserire questo tipo di informazioni. Il “certificato verde”, infatti, viene concesso solamente a chi si sottopone al vaccino anti Covid-19 o, su richiesta, chi ha contratto il coronavirus ed è guarito nell’arco degli ultimi sei mesi o ha presentato un tampone negativo effettuato non più di 24 ore prima della richiesta del GP. VERIFICA C19, ECCO L'APP PER CONTROLLARE IL GREEN PASS

L’avvertimento della polizia postale

Cliccando sul link ricevuto nel messaggio – spiega la polizia postale – l'ignaro utente viene catapultato su una finta pagina istituzionale dove verrà richiesto di inserire i propri dati personali e/o bancari con l'obiettivo di utilizzarli fraudolentemente. Si raccomanda di fare molta attenzione ai link indicati nei messaggi e di aprirli solo dopo avere accertato la veridicità della fonte di provenienza. Inoltre non inserire mai i propri dati personali, soprattutto quelli bancari. Eventuali messaggi sospetti potranno essere segnalati sul portale della Polizia Postale". ARRIVA VIEW ONCE, LE FOTO VISIBILI UNA VOLTA SOLA: COME SI ATTIVA LA FUNZIONE

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WhatsApp, ecco la truffa che sta girando in questi giorni e che mette a rischio la sicurezza degli account

WhatsApp è l'app di messaggistica più famosa al mondo e per questo anche la più esposta alle truffe. Una nuova truffa ai danni degli utenti dell'applicazione di messaggistica più conosciuta e utilizzata al mondo è stata segnalato recentemente dalla Polizia di Stato. Nonostante una applicazione solida come Whatsapp sia in costante aggiornamento per integrare sempre di più il suo livello di sicurezza, alcuni criminali riescono sempre a penetrare con nuove strategie fraudolente negli account delle persone più fragili o meno esperte. Un gruppi di truffatori, infatti, riuscirebbe a ingannare gli utilizzatori di Whatsapp riuscendo ad arrivare ad ottenere tramite messaggio il codice di verifica per l'accesso a Whatsapp Web.

Come funziona il raggiro

Nel momento in cui, l'utente finale viene ingannato e comunica il suddetto codice, i truffatori riescono a tutti gli effetti ad entrare in possesso dell'account della persona ingannata e innescare, quindi, una sorta di circolo vizioso.
Riescono, infatti, a chiedere ulteriori codici personali attraverso la rubrica di contatti di account già hackerati. Questi ultimi, molto spesso, vedono arrivare un messaggio di richiesta del codice da persone conosciute tra i loro contatti e cadono loro stessi nel tranello.

Attenti a chi vi chiede dati e codici

Fondamentale, quindi, ricordare quanto sia importante vigilare sulla sicurezza dei nostri dispositivi e a maggior ragione su quelli dei nostri parenti anziani, molto spesso i più soggetti a questo tipo di raggiri.
Prima di comunicare un qualsiasi codice personale (che normalmente non dovrebbe mai venire condiviso con nessuno) è bene sempre verificare l'affidabilità delle fonti e non cliccare mai su link di messaggi o email sospetti.
Solitamente per riconoscere questi messaggi non sicuri, basta controllare la bontà della grammatica usata (molto spesso ci sono evidenti errori) e controllare anche l'indizzo email o telefonico che portano con sè (utilizzano nomi di aziende famose ma l'indirizzo mail è molto spesso completamente diverso da quello al quale siamo abituati).

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Attenti a link e catene di Sant'Antonio

Dubitate, in particolar modo di link all'interno di messaggi come le catene che rappresentano l'arma più efficace e insidiosa usata dai truffatori per colpire il vostro account smartphone con hackeraggi o virus. Se notate delle attività sospette potete contattare la polizia postale che effettuerà tutte le verifiche opportune ed eventualmente sarà in grado di smascherare i malintenzionati.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.