WhatsApp, raggiunta quota record di utenti: ma c’è chi scappa verso Telegram…
WhatsApp ha raggiunto quota due miliardi di utenti. Un traguardo storico per la instant chat di Mark Zuckerberg, tra le più utilizzate in Italia e non solo, il che significa che due miliardi di persone nel mondo hanno un account attivo su WhatsApp. Nel corso degli anni questo social, ricco di emoji, gif e quant’altro, ha letteralmente conquistato il pianeta e lo dimostra “l’amore” degli utenti nei suoi confronti. Anche se, nel rovescio della medaglia, c’è da dire che in molti stanno abbandonando WhatsApp in favore di un’altra app: Telegram.
Perché gli utenti abbandonano WhatsApp per Telegram
Perché l’addio a WhatsApp e la scelta di spostarsi a Telegram? Come riporta TecnoAndroid.it, per questioni di privacy: Telegram sarebbe infatti praticamente immune a truffe, furto di dati e altre questioni che riguardano la sicurezza, cose che a quanto pare WhatsApp non è in grado di garantire sempre (complici truffe e virus che spesso si insinuano in questo social). Tuttavia sono davvero in tantissimi gli utenti che, appunto, utilizzano quotidianamente WhatsApp e continuano a far parte della grande famiglia. Il grande braccio di ferro tra WhatsApp, Telegram e altre app emergenti (come Signal) durerà ancora a lungo!
La “provocazione” di Durov
Pavel Durov, tra i fondatori di Telegram sostiene che la “crittografia end to end” non sia così affidabile come sembra. E l’esempio più concreto è il furto di dati che di recente ha subìto Jeff Bezos, fondatore e amministratore delegato Amazon: i “furbetti” sono riusciti a risalire a importanti dati del magnate statunitense proprio grazie a informazioni che lui stesso aveva condiviso con WhatsApp. Dunque che problema ha il “social verde”? In primis, secondo Durov, c’è il discorso backup: gli utenti iOS conservano le loro chat su iCloud, ma il servizio di Apple non è cifrato dunque è sempre possibile, per hacker esperti, intervenire e rubare dati agli utenti.
I divieti di Telegram in favore di WhatsApp
Durov, inoltre, cerca di “portare l’acqua al suo mulino” facendo notare che Telegram in alcuni casi non funziona (come Russia e India) al contrario di WhatsApp, anch’esso per un discorso di sicurezza. Il capo di Telegram fa presente che il suo social è penalizzato in diverse nazioni, a beneficio di WhatsApp, nonostante garantisca una maggior sicurezza per la protezione dei dati. WhatsApp, il cui codice sarebbe così controllato da “chi di dovere”, avrebbe comunque la meglio ma a spese degli utenti stessi. Si attende la replica di dirigenti WhatsApp, ma la nuova bomba contro Zuckerberg è stata sganciata!
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.