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Jannik Sinner, la rivelazione dell’avvocato sul caso doping: ”Ci sono buone…”

Il caso doping di Sinner e le dichiarazioni del suo avvocato: ecco quali sono le possibilità di assoluzione del tennista azzurro

Jannik Sinner, la rivelazione dell’avvocato sul caso doping: ”Ci sono buone…”
epa11272908 Jannik Sinner of Italy in action during his Round of 16 match against Jan-Lennard Struff of Germany at the ATP Monte Carlo Masters tennis tournament in Roquebrune Cap Martin, France, 11 April 2024. EPA/SEBASTIEN NOGIER

Il caso doping di Sinner e le dichiarazioni del suo avvocato: ecco cosa può succedere adesso

Negli ultimi mesi Jannik Sinner è rimasto coinvolto in un caso di doping che ha fatto molto discutere: il tennista, attualmente numero uno al mondo, è risultato positivo al Clostebol, una sostanza vietata, dopo un test effettuato ad aprile. Tuttavia l’assunzione sarebbe stata involontaria, come confermato da un’indagine dell’Itia. L’avvocato di Sinner, Giovanni Fontana, ha recentemente fornito aggiornamenti incoraggianti sulla possibilità di assoluzione. Ecco cosa ha dichiarato l’avvocato, come riportato da FanPage.it.

Le dichiarazioni dell’avvocato Fontana

L’avvocato Giovanni Fontana, esperto di diritto sportivo e antidoping, ha spiegato che esistono buone possibilità per Sinner di essere assolto dal Tribunale di arbitrato dello sport (Tas). Fontana ha affermato che se si dimostra che l’assunzione del Clostebol è avvenuta a causa di terzi, e che Sinner non poteva esserne a conoscenza, la sua difesa potrebbe avere successo. Il legale ha sottolineato che la quantità di sostanza trovata nel corpo del tennista era minima e che il miglioramento delle prestazioni sportive era pari a zero. Ora il caso è nelle mani del Tas, che dovrà decidere se confermare o ridurre una possibile squalifica.

Le parole di Sinner e i rischi

Jannik Sinner, fin dall’inizio della vicenda, ha dichiarato la sua innocenza, spiegando che la contaminazione potrebbe essere avvenuta a causa dei trattamenti del suo ex fisioterapista, Giacomo Naldi. Il tennista ha collaborato con le autorità per chiarire la sua posizione, ribadendo di non aver mai assunto volontariamente sostanze dopanti. Se invece il Tas dovesse giudicare Sinner colpevole, il tennista rischierebbe una squalifica fino a due anni, riducibile a un anno se si dimostrasse che non vi era una negligenza significativa da parte sua.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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