Sinner come Berrettini? Panatta risponde schiettamente

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Sinner come Berrettini?

Tutti fenomeni dietro un pc, pronti a criticare tutti per principio. Da Jannik Sinner ci si aspetta sempre il massimo, forse perchè a suo tempo lo si è fatto con Berrettini arrivato in finale a Wimbledon, e adesso ancora di più con Sinner che ha vinto gli Australian Open ma ha perso ai quarti di finale da Medvedev a Wimbledon, come se il russo fosse un tennista qualunque. Come si legge su sportitalia.it, il 22enne altoatesino in 46 incontri disputati nel 2024 ne ha vinti ben 42, Contro Medvedev è sceso in campo sull'erba di Wimbledon dopo aver passato una pessima notte e nonostante ciò, è riuscito a portare il match al quinto set. Ma a qualcuno non va bene, e tornano di moda le frecciatine contro Berrettini per un motivo ben preciso.

Tutta colpa delle donne

Per non tirarla troppo per lunghe, Berrettini è stato accusato di aver avuto un forte calo di prestazioni oltre a vari infortuni, per colpa dell'allora fidanzata Melissa Satta. Adesso, si accusa Sinner di essersi fidanzato con un'altra tennista, Anna Kalinskaya. Sinceramente è davvero troppo, leggere certe cose fa sorridere per non piangere. Quando si scende in campo non c'è dubbio, non ci sono giocatori che pensano alle loro fidanzate, compagne o mogli, ci si concentra sulla partita perché si è dei seri professionisti. Chi lancia accuse alle fidanzate più che ai tennisti, evidentemente non ha altro da fare che scrivere stupidaggini.

La reazione di Adriano Panatta

Ecco cosa ha detto Panatta al Fatto Quotidiano messo al corrente di queste accuse: “Come in tutti gli sport anche nel tennis non esiste l’imbattibilità. Sinner è un giocatore che perde poco e solitamente solo con i primi cinque giocatori al mondo“. E aggiunge: “La gente si era abituata al livello di Sinner degli ultimi mesi e della fine dello scorso anno ma non può essere sempre così. Uno può star meglio o peggio e può succedere che non vada bene a livello fisico o psicologico, è normale“. Continua Panatta: “Abbiamo un grandissimo campione (…) La perfezione poi è noiosa, lo ribadisco: i difetti sono affascinanti e danno fascino ai personaggi. Le presunte responsabilità della Kalinskaya? Sono tutte puttanate. È successo anche con Matteo Berrettini e Melissa Satta, ma sono tutte stupidaggini. Le donne non hanno mai fatto male a nessuno".

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