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Anomalo debole terremoto appena avvenuto in Sardegna: gli abitanti si stanno interrogando

Una scossa di terremoto di magnitudo bassa è stata registrata in Sardegna nella serata di sabato

Anomalo debole terremoto appena avvenuto in Sardegna: gli abitanti si stanno interrogando
Scossa di terremoto registrata in Sardegna - foto Nuovo Corriere Nazionale

Sardegna, scossa di terremoto nella serata di sabato

Nella serata di sabato 30 marzo 2019 l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato una scossa di terremoto di magnitudo 1.6 in Sardegna, tra isola dei Cavoli e Serpentari: il sisma, registrato alle ore 21:21, è stato localizzato nelle acque di Villasimius, all’interno dell’Area marina protetta di Capo Carbonata.

La scossa di terremoto in zona non sismica

La scissa di terremoto registrata nella serata di sabato non è stata avvertita, a causa della magnitudo troppo bassa, dalla popolazione. Si tratta, infatti, di un evento sismico strumentale, e quindi registrato solo dagli strumenti dedicati: la Sardegna, però, essendo una terra antica e solida, non è esposta ad un elevato rischio sismico. E la cosa ha messo in apprensione le persone del posto. A Cagliari, stando a quanto riportato da Sardiniapost, le scosse di terremoto più forti sono state registrate nel 2000. Due eventi sismici di magnitudo 4.2 e 4.8, infatti, misero in allerta migliaia di persone.

Lo storico sui terremoti in Sardegna

Il più antico terremoto registrato a Cagliari risale al 4 giugno 1616: l’evento sismico è ricordato da una lapide nella sagrestia del Duomo. Qualche secolo dopo, nel 1977, una forte scossa fu avvertita nel capoluogo, durante il mese di agosto, a causa dei movimenti del vulcano Quirino, al largo di Sant’Antioco. Le scosse più recenti sono invece state registrate pochi anni fa, nel 2015. In quel caso, però, le scosse non sono state avvertite dalla popolazione residente.

Le parole del direttore dell’Area marina protetta

Queste le parole di Fabrizio Atzori, direttore dell’Area marina protetta di Capo Carbonara: “Questi fenomeni sono naturali, dovuti al movimento della crosta terrestre, ma a livello di impatto sull’ambiente marino costiero e sulla biodiversità non creano problemi. Si parla di una scossa avvenuta a circa 1.000 metri tra l’isola di Serpentara e l’isola dei Cavoli. In quel tratto di mare sono più frequenti i passaggi di balenottere, capodogli, ovvero specie che non vivono a contatto con il substrato. Potrebbe essere un lieve pericolo se la scossa avvenisse a basse profondità, dove abbiamo un elevato numero di specie”. 

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Alessandro Allegrucci

Laurea triennale in Scienze Forestali ed Ambientali e Laurea magistrale in Scienze Agrarie e del Territorio. La mia più grande passione resta da sempre la meteorologia, approfondita attraverso la tesi di laurea sperimentale e un master di "Meteorologia Nautica". I fenomeni naturali, la loro bellezza e potenza sono tra le cose che più mi affascinano al mondo.

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