Gli esperti avvertono, un forte terremoto in questa zona: ecco dove
Tantissime sono le scosse di terremoto nel mondo come quotidianamente riportiamo nei nostri editoriali ma esiste un settore ad altissimo rischio che come ben sappiamo è tutto quello che fa parte dell’Anello di Fuoco e gli esperti sono tornati a parlare proprio del pericolo che corrono alcuni stati. In questa zona si verificano terremoti molto forti perché la placca discendente è solitamente crosta oceanica, che è fredda e densa, il che significa che può rompersi bruscamente e improvvisamente. Si tratta dell’area che va ad interessare il Canada e gli Stati Uniti d’America. Molti esperti si aspettano un “Big One”, ovvero un terremoto di magnitudo 9,0. L’ultimo registrato è stato un terremoto nel 1700 con una magnitudo stimata di 9.0. Si è verificato lungo la zona di subduzione della Cascadia, dove la placca Juan de Fuca si tuffa sotto la placca nordamericana. Leggi anche: Forte terremoto in Italia, il sismologo, possibili scosse fino a M 5.5, ecco i dettagli
La zona a rischio
La natura dell’area fa sì che ogni terremoto sia accompagnato da un altro evento distruttivo: uno tsunami. Il terremoto del 1700 ha provocato uno tsunami attraverso l’Oceano Pacifico in Giappone. I ricercatori si aspettano che si verifichi un altro evento nella zona di subduzione della Cascadia, ovvero il nordovest del Pacifico e le possibilità che si verifichi nei prossimi decenni sono esplorate nel breve documentario della NOVA PBS “Il nord-ovest del Pacifico è previsto per un terremoto importante“, come riporta alertageo.org. E’ solo questione di tempo…Leggi anche: Intensa scossa di terremoto M 5.6 colpisce zona altamente sismica, Nuova Zelanda: dati ufficiali dell’EMSC
Come si verifica uno Tsunami
Wendy Bohon, geologa e specialista in comunicazione scientifica presso gli istituti di ricerca sismologica, ha spiegato il processo di come si verifica uno tsunami dopo un terremoto: “C’è una piastra che affonda sotto un’altra, una sezione è bloccata e un’altra parte viene spinta verso l’alto. Quando la faglia si rompe rimbalza, sollevando l’acqua sopra di essa e facendola scorrere in tutte le direzioni. Leggi anche: Terremoto registrato in zona sismica italiana. I dati ufficiali dell’INGV
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Lo Tsunami del 1700
In seguito allo Tsunami del 1700, l’acqua ha consumato gran parte delle foreste e delle terre vicino al mare, distruggendo le abitazioni temporanee delle popolazioni autoctone. A quel tempo, i nativi americani usavano la terra in modo diverso dai colonizzatori, non costruendo strutture permanenti e spostandosi costantemente attraverso la regione.
Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.