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Giovedì 1 Maggio
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Il Marsili ed i suoi lati nascosti: studio INGV rivela inediti particolari del vulcano

di

centro meteo italiano

Uno studio dell’INGV risponde alle curiosità sul vulcano Marsili, il più grande d’Europa

Marsili, un nome che evoca terrore in molti cittadini che abitano sul Tirreno; ma spesso l’ansia e la paura derivano dalla non conoscenza dei fenomeni che devia verso una sopravvalutazione del pericolo, dunque non fa eccezione il Marsili. Ma perchè così tanta paura di questo vulcano? A prima vista, c’è di che preoccuparsi: è il vulcano più grande d’Europa, sta sott’acqua, alcune pareti hanno vistose spaccature che rendono altamente instabile in caso di eruzione la sua struttura ed in passato c’è chi ha parlato di pericolo tsunami per le coste tirreniche. Quanto basta quindi per generare panico; ma come stanno veramente le cose? Nei giorni scorsi, presso il sito dell’INGV è stato pubblicato un interessante studio sul Marsili a cura di Guido Ventura; un articolo che serve a svelare alcuni segreti del Marsili, ma anche a smitizzare alcune ansie e paure derivanti dal complesso vulcanico tirrenico. In primo luogo, la sua attività: è spento il Marsili o è ancora pronto a sprigionare materiale dalle viscere del pianeta? Ebbene, il Marsili ha un’attività sismica di un certo rilievo, segno che spento non lo è affatto; l’ultima eruzione è compresa tra i 5000 ed i 3000 anni fa e non si conoscono però i tempi di ritorno e dunque è difficile dire se e quando ci sarà nuova attività. Ma sarebbe davvero pericolosa un’eruzione del vulcano? Non proprio: l’unico effetto visibile sarebbe l’acqua che bolle all’altezza dell’eruzione. Gli unici disagi? Piccole deviazioni della rotta delle navi che passano per quei punti.

Vulcano Marsili, ecco le curiosità

Vulcano Marsili, ecco le curiosità. Fonte foto: INGV

Ma andiamo alla paura più grande di tutte: il collasso della struttura e quindi il pericolo megatsunami sul Tirreno: !Al momento attuale non vi sono studi quantitativi, scientificamente affidabili, inerenti le fenomenologie sopra riportate per il vulcano Marsili. Ciò che conosciamo è ancora poco rispetto a quanto sarebbe necessario, ma la morfologia del vulcano non presenta evidenze di significativi collassi laterali di settore per gli ultimi 700.000 anni di attività” afferma nel suo studio Guido Ventura. Lo studioso INGV poi conclude: “Nel record storico e geologico degli tsunami che hanno interessato le coste tirreniche non vi sono evidenze di onde anomale ricollegabili a collassi laterali del Marsili”.

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