Alto rischio al sud Italia
Roberto Basili, coordinatore del progetto, ha spiegato che gran parte del Mediterraneo è a rischio, soprattutto da Cefalonia a Rodi, l'arco di Cipro e l'arco Calabro. Per quanto riguarda l’Italia, “la maggiore pericolosità si ha nella Sicilia orientale e nello Stretto di Messina, in Salento, Calabria ionica e Basilicata” precisa l’esperto. A rischio molte coste italiane e città come Messina, Catania, Reggio Calabria, Catanzaro, Crotone, Taranto. Il rischio di eventuali tsunami riguarda anche il Mar Ligure e la Sardegna meridionale, a causa di placche nordafricane che sono attive.