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Irpinia, gli acquiferi si deformano. Il comunicato Ingv

di

centro meteo italiano

Irpinia, gli acquiferi si deformano. Il comunicato Ingv: tutti i preziosissimi dati ricavati dalla rete di monitoraggio ‘’RING’’ 3marzo  2017

Irpinia, gli acquiferi si deformano. Il comunicato Ingv: tutti i preziosissimi dati ricavati dalla rete di monitoraggio ‘’RING’’ 3marzo  2017

Irpinia, gli acquiferi si deformano. Il comunicato Ingv: tutti i preziosissimi dati ricavati dalla rete di monitoraggio ‘’RING’’ 3marzo 2017

Irpinia, gli acquiferi si deformano. Il comunicato Ingv 3 marzo 2017– Attraverso una speciale rete di monitoraggio, anche denominata Ring, l’Ingv controlla periodicamente lo stato delle deformazioni degli acquiferi carsici in varie zone d’Italia. Tra queste, è anche presente l’Irpinia, in particolar modo nell’area colpita dal terremoto del 1980, che devastò molti paesi tra Basilicata e Campania. In particolar modo, all’interno del Blog Ingvterremoti, si legge che  ‘’Come è ben noto, i terremoti sono in grado di deformare la superficie terrestre in modo più o meno visibile a seconda della loro entità. Le osservazioni ottenute tramite la tecnica GPS sono ormai largamente usate in tutto il mondo per studiare le deformazioni associate al ciclo sismico  e hanno fornito un contributo molto importante per capire meglio la natura di questo fenomeno’’

‘’In Italia è presente una rete di stazioni GPS permanenti, gestite in gran parte dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Rete RING), che registrano continuamente la deformazione del suolo. Nel questo lavoro sono state analizzate le osservazioni GPS dell’Italia centro-meridionale ed è stato individuato un segnale transiente multi-annuale. Questo segnale è particolarmente forte nelle componenti orizzontali (ampiezza massima ≈ 1 cm) delle stazioni localizzate in prossimità degli acquiferi carsici degli Appennini e diminuisce con la distanza da essi  

Gran parte degli Appennini è costituita da rocce calcaree in cui per effetto del carsismo e della fratturazione si verifica l’infiltrazione e l’immagazzinamento di ingenti quantità d’acqua. Il segnale individuato presenta una caratteristica simmetria tra le stazioni a cavallo degli acquiferi, che si ritrova anche al livello delle oscillazioni stagionali: a intervalli alterni gli acquiferi subiscono espansione e contrazione (una sorta di andamento “a fisarmonica”)

Ulteriori approfondimenti disponibili in questo indirizzo.

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