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Domenica 27 Aprile
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L’Italia e la prevenzione sismica, un rapporto che non decolla: quanti morti in caso di forte scossa?

di

centro meteo italiano

Il nostro paese non è pronto ad affrontare terremoti: la mancata prevenzione costa in termini di vite umane e di bilancio

L’Italia è pronta ad affrontare i terremoti? La risposta appare scontata e purtroppo lo è: il nostro paese, nonostante abbia una storia sismica costellata di grandi catastrofi, non ha mai imparato la lezione  e sono migliaia i cittadini a rischio in ogni città per via di eventi sismici. Giampiero Orsini, un ingegnere del Servizio Simico Nazionale, ha creato insieme ad un gruppo di ricerca una banca dati su eventuali danni a persone o cose città per città in caso di sisma; quello che è stato realizzato da Orsini, preso in forte considerazione dalla Protezione Civile, è un vero e proprio progetto che mira a considerare ogni eventualità in caso di terremoto in ogni territorio che compone il nostro paese, partendo dalla base della sismicità storica. Ebbene, il quadro è agghiacciante: lungi dal voler creare allarmismo e ribadendo soprattutto che si tratta di proiezioni che riuniscono tutti i casi più estremi e negativi che possano realizzarsi in un determinato luogo, le cifre però sono da tenere in considerazione per iniziare finalmente una seria prevenzione anche in Italia. A Catania, in caso di scossa forte, potrebbero essere coinvolte 116mila persone tra morti e feriti, a Messina 111mila, 84.559 a Reggio Calabria, 45.991 a Catanzaro, 31.858 a Benevento, 19.053 a Potenza, 73.539 a Foggia, 24.016 a Campobasso, 20.683 a Rieti. Roma avrebbe 6.907 abitanti sotto le macerie, Milano quasi 1.000; uno scenario drammatico, che deve far riflettere sulla vulnerabilità del nostro territorio. Ma anche sull’arretratezza nel nostro modo di costruire in territori sismici: mediamente un sisma di magnitudo 7 nel mondo fa circa 6.500 vittime, nell’Appennino in caso di scossa di questa intensità, si arriverebbe ad una proiezione di 11.000 morti. Un dato disarmante, specie se paragonato a quello giapponese, in cui una scossa di sette gradi Richter in media fa 50 vittime.

L'Italia non è pronta ad affrontare terremoti

L’Italia non è pronta ad affrontare terremoti

Ma la mancata prevenzione costa anche in termini di bilancio: per il sisma in Irpinia lo Stato sborserà finanziamenti per la ricostruzione fino al 2020, per il Belice fino al 2018, per l’Umbria fino al 2024, per il Molise fino al 2023, per L’Aquila si parla addirittura di 2033, per un totale di 92 miliardi di spesa sommando tutte le ultime scosse distruttive che hanno colpito il nostro paese.

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