Marsili, il vulcano sottomarino più grande d'Europa: quanto è davvero pericoloso e cosa succederebbe in caso di eruzione?
Marsili, in Italia il vulcano sottomarino più alto d'Europa: è indicato come potenzialmente pericoloso, ecco cosa succederebbe in caso di esplosione
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Marsili, in Italia il vulcano sottomarino più grande d'Europa
Dopo l'eruzione del vulcano a Tonga, è tornata alta l'attenzione nei confronti dei vulcani sottomarini. In Italia ce ne sono diversi, ma uno viene monitorato con particolare interesse: il Marsili. Stiamo parlando di un vulcano che si trova sotto il Mar Tirreno, nell'asse tra Palermo e Napoli, scoperto non troppo tempo fa: si è saputo della sua esistenza solo nell'arco di tempo tra le due guerre mondiali.
Poche informazioni sui vulcani sottomarini
Al momento, come spiega il Presidente dell'Ingv Carlo Doglioni, non ci sono informazioni dirette e diffuse riguardo i vulcani attivi sottomarini, soprattutto se non emergono dal livello del mare: è per questo motivo, in assenza di un sistema di monitoraggio, che non abbiamo modo di comprendere l'attività del Marsili. Il Marsili, come riporta Virgilio.it, è un vulcano di notevoli dimensioni, ma non sappiamo il suo livello di esplosività.
L'Ingv effettua un monitoraggio costante
L'Italia, come ben sappiamo, è ricca di vulcani: ne abbiamo alcuni potenzialmente pericolosissimi, come quello dei Campi Flegrei e il Vesuvio, ma anche Ischia, Stromboli e Vulcano. L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia monitora costantemente tutti i vulcani. Per quanto riguarda quelli sottomarini il compito è chiaramente più difficile: l'attenzione nei confronti del Marsili è molto alta, trattandosi del più grande vulcano sottomarino d'Europa e dell'area del Mediterraneo.
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La maggior parte delle eruzioni sotto il livello del mare
L'esistenza dei vulcani sottomarini è stata dimostrata alla fine dell'Ottocento e grazie a studi successivi sappiamo che la maggior parte delle eruzioni vulcaniche della terra si verificano al di sotto del livello del mare: il 75% del magma annuo è prodotto da vulcani sottomarini. Il Marsili è indicato come potenzialmente pericoloso: una sua eruzione, infatti, potrebbe innescare un maremoto che interesserebbe le coste tirreniche meridionali.
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Cosa succederebbe in caso di eruzione del Marsili
Il Marsili, come spiegato dal sismoloco Enzo Boschi, ex presidente dell'Ingv, non è strutturalmente solido: le sue pareti sono infatti fragili. La camera magmatica è di dimensioni considerevoli. Il vulcano è attivo e potrebbe entrare in eruzione in qualsiasi momento: il cedimento delle pareti muoverebbe milioni di metri cubi di materiale in grado di generare un'onda di grande potenza, uno tsunami che investirebbe le coste di Campania, Calabria e Sicilia. Non è facile, però, valutare il rischio.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.
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