
Moderato terremoto nell’aquilano, lunga sequenza di scosse in corso oggi 24 dicembre 2016: la sequenza si sta intensificando questa sera. Tutti i dati e l’analisi della pericolosità sismica dell’area

Moderato terremoto nell’aquilano, lunga sequenza di scosse in corso oggi 24 dicembre 2016
Moderato terremoto nell’aquilano, lunga sequenza di scosse in corso oggi 24 dicembre 2016 – Poche ore fa, esattamente alle 19:03, una nuova moderata scossa di terremoto ha colpito l’Italia centrale, tra i comuni di Capitignano e Montereale. Secondo quanto riferisce l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il sisma ha avuto un’intensità pari a 3.2 e si è verificato ad una profondità di 10 chilometri. Nell’area, sempre secondo quanto riferito dall’ente, si è attivata una nuova e intensa sequenza di scosse: sono ben 9 infatti i movimenti tellurici superiori a magnitudo 2.0 localizzati, due dei quali hanno avuto una Ml (magnitudo locale) pari a 2.5 e 2.8. Comprendendo anche i movimenti strumentali, gli eventi superano invece le 20 unità. Nelle due pagine successive una rapida analisi della pericolosità sismica dell’area e un resoconto della sismicità più recente.
La recente sismicità dell’area – A partire dal 29 novembre, giorno in cui si è verificato un sisma di magnitudo 4.4 con epicentro localizzato poco a nord del comune di Montereale, tutta la zona dell’aquilano ha subito una progressiva riattivazione dal punto di vista sismico con numerose scosse (oltre 2.500 eventi) localizzate tra Pizzoli, Barete, Montereale, Capitignano e Cagnano Amiterno, in provincia dell’Aquila. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia sta monitorando attentamente la situazione: i sismi si verificano nel settore più meridionale della sequenza sismica che sta colpendo l’Italia centrale a partire dal 24 agosto 2016, giorno in cui si è verificato il sisma di Accumoli (magnitudo 6.0).
La pericolosità sismica dell’area – Dal punto di vista sismico, l’area è classificata secondo l’Ingv ad alto rischio sismico (zona 1), in quanto sono presenti importanti sistemi di faglie dirette generalmente ovest-sud ovest immergenti, compatibilmente con la direzione di estensione appenninica. Tutta la zona dell’aquilano settentrionale si pone in una zona dell’Appennino interessata nel 2009 da una lunga sequenza di terremoti a seguito del sisma dell’Aquila del 6 aprile (M6.3). L’evento più forte ha avuto un’intensità pari a 5.4 Mw, poco a nord di Pizzoli, proprio poco dopo il mainshock aquilano. A questo settore è stato attribuito il terremoto storico del 1703, con intensità stimata superiore a Mw 6.5, a seguito di importanti studi e ricerche effettuate nell’area da alcuni paleosismologi di spessore.