
Terremoto, in Italia si stanno registrando diverse scosse
Nella giornata di oggi, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato diverse scosse di terremoto, soprattutto in Toscana e in Friuli Venezia Giulia. Le ultime in ordine di tempo si sono verificate a Cetona, in provincia di Siena, con una sequenza sismica che si è aperta alle ore 19:31, quando l’INGV ha registrato un sisma di magnitudo 3.4 proprio a Cetona, con ipocentro a 6 chilometri di profondità. In questo caso l’evento sismico è stato localizzato a 46 chilometri a ovest di Perugia, a 59 chilometri a nord-ovest di Viterbo, a 60 chilometri a sud di Arezzo e a 63 chilometri a sud-est di Siena.
Terremoto, sequenza sismica in provincia di Siena
Dopo la scossa registrata alle ore 19:31, di magnitudo 3.4 a Cetona, l’INGV ha registrato altre 5 scosse di magnitudo compreso tra 2.2 e 2.3 sempre a Cetona, con ipocentro compreso tra 4 e 6 chilometri. Le repliche si sono registrate tra le 19:36 e le 20:01.
Terremoto, scossa di magnitudo 3.5 in provincia di Udine
Questa mattina, alle ore 06:12, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato una scossa di magnitudo 3.5 in Friuli Venezia Giulia, a Tolmezzo, in provincia di Udine, con ipocentro a 1 chilometro di profondità. L’evento sismico in questo caso è stato localizzato a 85 chilometri a ovest di Bolzano e a 99 chilometri a nord-ovest di Trento. Nelle pagine successive vi daremo conto dell’altra scossa registrata ieri sempre in Friuli Venezia Giulia, con l’INGV che ha diramato un comunicato.
Terremoto, ieri scossa di magnitudo 3.7 in provincia di Udine: il comunicato dell’INGV
Nella giornata di ieri, venerdì 14 giugno 2019, alle 15:57 l’INGV ha registrato una scossa di terremoto di magnitudo 3.7 in Friuli-Venezia Giulia, con epicentro a Verzegnis, in provincia di Udine ed ipocentro a 5 chilometri di profondità. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha emesso un comunicato nel quale ha evidenziato come l’area interessata dall’evento sismico sia considerata a pericolosità sismica molto elevata, come mostrato dal modello di pericolosità per il territorio nazionale. La sismicità storica dell’area – prosegue l’INGV sul sito Ingvterremoti.com – riporta in tale area diversi eventi sismici di elevata magnitudo. Se si va a consultare la mappa dei terremoti passati, estratta dal Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, si evidenzia come il terremoto che è stato registrato il 27 marzo del 1928 di magnitudo stimata 6.0, abbia avuto un epicentro quasi coincidente con il sisma che si è verificato ieri.
Il comunicato dell’INGV: in passato altri eventi sismici in quell’area
Stando a quanto si legge su Ingvterremoti.com, in passato si sono verificati altri eventi sismici in quell’area: nel 1511, nel 1794 e nel 1976, con l’area epicentrale situata qualche chilometro più a sud rispetto al terremoto che si è registrato nella giornata di ieri, sabato 14 giugno 2019. In particolare è bene ricordare la lunga sequenza sismica che ha colpito il Friuli nel 1976, con diverse scosse di forte intensità che si sono ripetute per mesi.
Le forti scosse di terremoto registrate nel mondo
Per quanto riguarda la situazione sismica mondiale, nella giornata di oggi, sabato 15 giugno 2019, non ci sono da segnalare forti scosse di terremoto di magnitudo pari o superiore a 6.0. Nel corso delle prossime ore aggiornamenti sulle scosse registrate in Italia e all’estero.
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.