Ragusa, rischio terremoto per tutta la provincia

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Considerata da sempre zona 2, la provincia di Ragusa è seriamente a rischio terremoto. Si studia la tenuta degli edifici 

Considerata da sempre zona 2, la provincia di Ragusa è seriamente a rischio terremoto. Si studia la tenuta degli edifici

Ragusa, rischio terremoto per tutta la provincia

Non bisognerebbe mai dimenticarlo, ma la Sicilia, per la sua conformazione, è tra le regioni italiane a più forte rischio sismico. In particolar modo, sotto osservazione, vi è la cosiddetta fascia ionica, che lambisce la provincia di Ragusa, secondo gli esperti, probabile location per un terremoto. Stando alle statistiche, infatti, il territorio ibleo sono già 30 anni che rimanda un sisma, visto che da quelle parti, di fortissimi, se ne registra uno ogni 300 anni circa. Ma, dati ed indagini a parte, quello che preoccupa maggiormente la popolazione, è la tenuta degli edifici, di costruzione molto vecchia e quasi tutti non conformi alle nuove normative anti-sismiche.


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Nel territorio di Ragusa e dintorni, infatti, quasi tutte le abitazioni sono state costruite prima del 1970. Sono rari i casi di immobili edificati dopo il 2009, sicuri e con tutte le carte in regola per resistere a scosse di terremoto di magnitudo importante. Sta di fatto che, questo lascia per certi aspetti molto basiti, in quanto, si sa, che la provincia iblea è considerata zona 2 e quindi a forte rischio sismico. E cosa si è fatto fino ad ora? In realtà, qualcosa si è fatto! Ad esempio, il sindaco di Scicli ha avvisato i suoi concittadini di un bando al quale poter partecipare per ricevere finanziamenti per opere di messa in sicurezza delle abitazioni, per renderle anti-sismiche.

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Per scongiurare il rischio terremoto in provincia di Ragusa, insomma, si sta cercando di fare il possibile ed in tempi rapidi. Tra le iniziative degne di nota, quella di Enzo Giannone, primo cittadino di Scicli che ha emanato un bando per permettere agli abitanti del comune ibleo di ricevere fondi per la ristrutturazione delle proprie case e renderle così sicure e resistenti ad un eventuale sisma. Non tutti, però, possono accedere al finanziamento. Esclusi dalla preselezione tutti quegli edifici costruiti prima del 1984, già a rischio idrogeologico e quelli che stanno già facendo lavori del genere.

A cura di Angelo Maria Castaldo

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