Sciame sismico in Emilia Romagna, 71 scosse di in 36 ore: "Questi terremoti sono legati a...". Le parole del sismologo Ingv
Le scosse starebbero seguendo un andamento appenninico, quindi Sud-Ovest e Nord-Est, come si vede anche guardando a questa sequenza
La sequenza iniziata nella mattinata di ieri è proseguita anche oggi con nuove scosse: non si prevedono scosse più forti
Non si ferma lo sciame sismico in atto in Emilia Romagna, iniziato nella giornata di mercoledì 7 febbraio. Sono complessivamente oltre 70 le scosse di magnitudo compresa tra 2.0 e 3.3 che sono state registrate dall'Ingv. Carlo Meletti, sismologo dell'Ingv, ha rilasciato una intervista pubblicata dal sito Fanpage, in cui ha parlato di “sequenza vivace” anche non è possibile prevedere se la serie di scosse si arresterà a breve o se si potrebbero verificare scosse particolarmente intense.
L'ipocentro molto profondo fa avvertire meno il tremore
La scossa di maggiore intensità è state registrata nella mattinata di ieri con epicentro a Langhirano, in provincia di Parma. Secondo Meletti sarebbe corretto “parlare di sciame sismico, perchè non c'è una scossa più forte delle altre, ma sono tutte più o meno della stessa magnitudo". Il fatto che solo alcune scosse vengono avvertite dalla popolazione è dovuto alla grande profondità dell'ipocentro, un fatto consueto in queste latitudini.
Le origini dello sciame sismico
A causare la sequenza sismica sarebbe stata una “micro placca adriatica che sta sprofondando al di sotto dell'Appennino. Venendo verso il Tirreno – ha spiegato Meletti – aumenta via via la profondità". I terremoti, dunque, sarebbero legati a questa struttura che presenta un “andamento appenninico, quindi Sud-Ovest e Nord-Est, come si vede anche guardando a questa sequenza”: Al momento, Meletti ha dichiarato che non vi sarebbero motivi che giustificherebbero l'ipotesi di una scossa più intensa nelle prossime ore.
Le altre dichiarazioni di Meletti
“Continuiamo a monitorare la situazione – ha dichiarato l'esperto dell'Ingv -, osserviamo e riportiamo i dati, ma in questo momento non ci sono misure particolari che devono essere messe in campo”. Al momento non vi sono elementi per poter capire se lo sciame si esaurirà a breve o se proseguirà anche nei prossimi giorni. “Potrebbe anche avvenire un terremoto più forte ha spiegato Meletti – ma questo non siamo in grado di dirlo".
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