Sisma Centro Italia, nuove intense scosse avvertite dalla popolazione nella giornata odierna
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Sisma Centro Italia, aggiornamento ore 12.30. Due intensi terremoti di magnitudo 3.1 e successivamente 3.6 si sono succedute tra Lazio, Umbria e Marche. Il punto della situazione
La mappa degli eventi degli ultimi giorni, in rosso l'epicentro delle scosse più forti – elaborazione grafica CMI
Sisma Centro Italia, nuove intense scosse avvertite dalla popolazione nella giornata odierna 8 ottobre 2016 – Nella giornata odierna intorno all’area duramente colpita dal violento sisma dello scorso 24 agosto, si è assistito ad una serie di intense scosse di terremoto distintamente avvertite dalla popolazione anche in un raggio superiore agli 80 chilometri rispetto all’epicentro. Gli eventi più forti sono partiti ieri pomeriggio rispettivamente poco dopo le ore 14:00 e intorno alle ore 20:10 di ieri sera, hanno avuto un’intensità pari a 3.7 e 3.9 della scala Richter. Secondo quanto riferito dall’Istituto di Geofisica e Vulcanologia, i sismi vengono collocati in un’area posizionata 8 chilometri a sud est di Norcia e 9 chilometri a nord di Accumoli. Sono continuati, poi, stanotte: alle 06:42 è stata rilevata la scossa più alta, di magnitudo 3.6 della scala Richter con epicentro sempre ad Accumoli. Prima e dopo alla scossa più forte si sono susseguite rapidamente altre scosse sempre con epicentro nei pressi di Accumoli. La più intensa M 3.1 alle 04:47. Almeno sette le scosse over 2.0 registrate da Ingv in nottata con epicentro ad Accumoli. E’ tornata dunque, e non potrebbe essere altrimenti, la paura tra la popolazione. Proprio nell’abitato di Norcia molte persone hanno deciso di restare per più ore al di fuori della propria abitazione.
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Le altre scosse della giornata – La maggior parte delle scosse avvertite distintamente dalla popolazione nell’area epicentrale, si sono concentrate tutte vicino all’abitato di Forca Canapine, non lontano da San Pellegrino di Norcia. Sempre in base a quanto comunicato dall’Ingv, i sismi hanno avuto intensità compresa o inferiore a 3.2 della scala Richter e se ne contano all’incirca 18 con l’aggiornamento della mezzanotte di ieri. Le profondità ipocentrali vengono tutte stimate e comprese tra circa 8 chilometri e 11 chilometri, come nota nei movimenti tettonici classici dell’arco appenninico. Sono circa 140 le scosse di intensità inferiore a 2.0 registrate nell’area, maggior delle quali intorno all’area epicentrale delle scosse più forti.
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Occorre tuttavia ricordare che una sequenza sismica di questa portata risulta imprevedibile nel suo andamento. Storicamente, come anche ricorda l’Ingv, le scosse a seguito del sisma principale possono durare anche per mesi e con intensità anche di una certa rilevanza. E’ compito delle autorità competenti verificare l’agibilità delle strutture adiacenti ai principali epicentri della sequenza. All’interno della nostra sezione ‘terremoti in Italia e nel mondo’, vengono riportati tutti i movimenti tellurici in diretta no stop. Nella nostra sezione geofisica invece, continueremo a pubblicare aggiornamenti ed approfondimenti sulla sequenza.
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