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Sisma Italia Centrale, ancora scosse nella parte sud della sequenza

di

centro meteo italiano

Sisma Italia Centrale, ancora scosse nella parte sud della sequenza oggi 23 dicembre 2016: localizzati oltre 2.000 eventi in un raggio molto ristretto dell’alto aquilano

Sisma Italia Centrale, ancora scosse nella parte sud della sequenza

Sisma Italia Centrale, ancora scosse nella parte sud della sequenza

Sisma Italia Centrale, ancora scosse nella parte sud della sequenza oggi 23 dicembre 2016 – Nonostante siano passato ormai diversi mesi dalla sua origine, la lunga sequenza di terremoti che sta colpendo l’Italia centrale non sembra voler smettere. A suscitare l’interesse da parte dei massimi esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia è l’attivazione del settore più a sud della stessa, comprendente i comuni di Cagnano Amiterno, Montereale, Pizzoli e Barete. E’ qui infatti che a partire dal 29 novembre, giorno in cui si è verificato un sisma di magnitudo 4.4, si sono intensificati rapidamente gli eventi, con oltre 2000 scosse registrate in meno di 20 giorni. Sono dati abbastanza significativi che dimostrano come una sequenza possa trasferire gli stress in diverse zone anche a distanza di settimane o mesi rispetto agli eventi principali.

Nella giornata odierna sono stati registrati oltre 10 sismi udibili dalla popolazione, mentre circa 30 o 40 eventi sono stati inferiori al secondo grado della scala Richter. Poco dopo le ore 18:30, tuttavia, una scossa di magnitudo 3.1 è stata avvertita distintamente fino ad un raggio di 20 chilometri rispetto all’epicentro, con il tremore che è stato nettamente risentito nei dintorni dell’epicentro. L’evento odierno è il quarto superiore al 3° grado Ml registrato dal 29 novembre.  

Nella giornata odierna inoltre la sequenza sismica dell’Italia centrale è proseguita senza sosta con moltissimi eventi localizzati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e compresi tra i comuni di Muccia (provincia di Macerata) e, per l’appunto, Montereale, nel settore nord dell’aquilano. Le profondità ipocentrali in cui vengono localizzati gli stessi sono tutte comprese tra i 9 e i 12 chilometri, con alcuni eventi più superficiali ed altri ben più profondi. Attualmente non ci sono tuttavia ulteriori comunicazioni da parte dell’ente.

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