Sisma Italia centrale, sismologo spiega cause e dinamiche 22 marzo 2017

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Sisma Italia centrale, sismologo spiega cause e dinamiche ‘’due parti si stanno allontanando di 5 millimetri ogni anno’’ 22 marzo 2017

Sisma Italia centrale, sismologo spiega cause e dinamiche ‘’due parti si stanno allontanando di 5 millimetri ogni anno’’ 22 marzo 2017

Sisma Italia centrale, sismologo spiega cause e dinamiche 22 marzo 2017  – Prima il grande terremoto del 24 agosto, magnitudo 6.0 con epicentro nei pressi di Accumoli, poi la seconda scossa più forte di intensità pari a 6.5 gradi Richter. Si tratta degli eventi maggiori registrati durante la sequenza sismica dell’Italia centrale, che continua senza sosta a ormai diversi mesi rispetto al momento d’origine. All’interno di un’intervista rilasciata a Ilfattoquotidiano.it, il sismologo Alessandro Amato spiega le cause, entrando nel dettaglio dell’allargamento dell’Appennino: ‘’un processo geologico che dura da diverse centinaia di migliaia di anni: lo stiramento della crosta terrestre. Le due parti si allontanano a una velocità media di circa 5 millimetri ogni anno. Questo è il motore, gli effetti sono stati i terremoti degli ultimi due mesi. Il primo terremoto di magnitudo 6 ha provocato uno spostamento nell’ordine di al massimo un metro nella direzione sud-sud est e nord-nord ovest. Il movimento di questa faglia ha perturbato i pezzi di faglia attorno. È come se lo spostamento del 24 agosto avesse stuzzicato la faglia più vicina’’.


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Successivamente all’Ansa, lo stesso sismologo, spiega lo stupore degli esperti di fronte alla dinamica con cui si è verificato il sisma ‘’ci ha sorpreso un po' che questo terremoto sia avvenuto in quella zona: è un fatto singolare che ricalchi la stessa faglia e che questa non si sia attivata tutta in una volta – racconta all'Ansa – Evidentemente non era ancora stata liberata tutta l'energia".

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E sui dati che stanno arrivando a seguito del sisma, aggiunge ‘’stiamo analizzando i dati delle reti sismiche e quelli raccolti dalle osservazioni sul campo, come lo scalino che si è formato ed è ben visibile sul Monte Vettore, e abbiamo visto che le strutture coinvolte in agosto e oggi si immergono entrambe verso Ovest e hanno una geometria simile, al punto che potrebbe trattarsi della stessa faglia o di due faglie molto vicine con un andamento comune".

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