
Sisma, la tragica lettera del bambino inviata allo stato diventa virale: il contenuto integrale riportato sul profilo Facebook di Simona Orfini 15 maggio 2017

Sisma, la tragica lettera del bambino inviata allo stato diventa virale: il contenuto integrale riportato sul profilo Facebook di Simona Orfini 15 maggio 2017
Sisma, la tragica lettera del bambino inviata allo stato diventa virale – Compare in un post su Facebook il tragico appello di un bambino di appena due anni e residente a Muccia, una delle località più colpite dai tragici eventi sismici degli scorsi mesi, appositamente trascritto da Simona Orfini <<Caro Stato,mi chiamo Mattia. Da pochi giorni ho compiuto i miei primi due anni di vita. Sette mesi di questa li ho già passati insieme alla mia mamma e al mio papà in un container. Sono il più piccolino della comunità terremotata qui a Muccia. Ho imparato a mangiare da solo. Faccio la fila come i grandi con il mio vassoietto blu alla nostra mensa. Qui abbiamo avuto la fortuna di avere in aiuto i carabinieri del battaglione Puglia che cucinano per tutti noi.(e che mi viziano). Loro si che mi stanno vicino…non come te,che ti sei dimenticato. La mia mamma dice che le promesse poi vanno sempre mantenute. Io rappresento il tuo futuro, Insieme a tanti altri bimbi del centro Italia che dal 24 agosto in poi hanno perso tutto. Io però ho fiducia nella mia famiglia,nel mio paese. Aiutami a crescere credendo ancora in te. Perché se mi togli la possibilità di avere un futuro caro Stato…io con te poi faccio i capricci e non ci gioco più. Mattia>>
La stessa Orfini, leggendo commossa il commento del bambino, spiega che <In trecento ci siamo arrangiati, siamo riusciti a restare nel nostro paese, chi si è costruito la sua casetta, chi si è messo come noi a vivere nei moduli dove stavano prima gli operai che lavoravano alla superstrada: ci sono 12 camere per modulo, ogni due un bagno in comune”, racconta Simona che continua a lavorare alle poste e in questo caso ha deciso di fare la postina sul web, di far passare la storia di Mattia attraverso la rete “perché lui è il nostro futuro, la nostra mascotte, il più piccolo abitante sfollato di Muccia. Nessuna voglia di impietosire, siamo gente tosta, noi marchigiani non ce ne andiamo dalle nostre montagne. Siamo orgogliosi, testardi, ma lo Stato deve far qualcosa>>.