
Paesi fantasma a causa del terremoto e non solo
In Italia vi sono molti paesi cosiddetti “fantasma”, molti dei quali – secondo quanto riportato da “Cronacaqui.it” – si trovano in questa situazione a causa di violente scosse di terremoto: pensiamo a quello del 1693 in Sicilia orientale. In quell’occasione sono stati abbandonati e rifatti altrove i paesi di Noto, Ragusa, Avola e Occhiolà, poi diventata Grammichele. Vi sono anche casi più recenti: ad esempio il terremoto in Liguria del 1887, con il paese di Bussana, dietro Sanremo, uscito semidistrutto, abbandonato e ricostruito 3 chilometri più a valle. Le valli piemontesi presentano molte borgate divorate dalla vegetazione, abbandonate da secoli o decenni in quanto disagiate o, più semplicemente, perché la popolazione si è recata altrove in cerca di una vita migliore.
I paesi abbandonati in Italia sono circa un migliaio
Secondo quanto riporta l’ISTAT, in Italia i paesi abbandonati sono circa un migliaio. Se poi andiamo a contare anche le frazioni, gli alpeggi e i piccoli agglomerati, il conto può arrivare addirittura a seimila. Si tratta di paesi molto belli, al punto che diversi imprenditori – secondo quanto si legge su “Cronacaqui.it” – hanno acquistato per cifre piuttosto contenute i più belli, per poi restaurarli. In generale, però, tale fenomeno riguarda poche decine di eccezioni, a fronte di migliaia di paesi diventati fantasma.
L’abbandono è un fenomeno che in Italia si è sempre verificato
Stando a quanto riportato da “Cronacaqui.it”, l’abbandono in Italia è un fenomeno che si è sempre verificato. A questo punto, però, ci si pone una domanda tanto cruda, quanto legittima: fatti salvi i grandi centri come ad esempio Amatrice, Norcia e tanti altri – colpiti e devastati da forti terremoti – per quanto riguarda per quanto riguarda gli altri piccoli paesini e frazioni, vale la pena ricostruirli? Rispondere a questa domanda non è semplice, ma l’unica cosa che si può osservare è che in passato tale ricostruzione è stata realizzata.
Meteo domani 14 marzo 2019
Laurea triennale in Scienze Forestali ed Ambientali e Laurea magistrale in Scienze Agrarie e del Territorio. La mia più grande passione resta da sempre la meteorologia, approfondita attraverso la tesi di laurea sperimentale e un master di "Meteorologia Nautica". I fenomeni naturali, la loro bellezza e potenza sono tra le cose che più mi affascinano al mondo.