Terremoto a Napoli e sciame sismico ai Campi Flegrei, l'esperto svela: "Stiamo osservando..."
di Marco Reda
Ecco cosa sta succedendo nell'area dei Campi Flegrei: l'esperto Giovanni Macedonio ha svelato un "retroscena" sulla forte scossa
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Giovanni Macedonio dell'INGV fa luce su cosa è collegato alla forte scossa M 3.8 avvertita ieri a Napoli: il fenomeno da non sottovalutare
Si continua a parlare del forte terremoto avvenuto ieri (alle ore 19.45) a Napoli, un sisma di magnitudo 3.8 con epicentro nella zona dei Campi Flegrei avvertito in tutto il napoletano e che ha spaventato migliaia di persone. La scossa, definita dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia una delle più forti degli ultimi vent'anni in questa delicata area, è in fase di studio da parte degli esperti perché collegata ad un altro fenomeno da non sottovalutare. Ecco cosa sta succedendo, stando a quanto rivelato ad Ansa.it da Giovanni Macedonio dell'INGV ed ex direttore dell’Osservatorio Vesuviano.
Cosa succede
“Da tempo nei Campi Flegrei – ha detto il sismologo – si verifica il fenomeno dello sciame sismico, collegato al bradisismo, ma è normale. Ciò che è sotto osservazione scientifica continua, un monitoraggio 24 ore su 24 da parte dell'INGV e dell’Osservatorio Vesuviano, è il sollevamento del suolo in corso dal 2012. Nelle ultime settimane stiamo osservando un sollevamento di circa 1,5 centimetri al mese e la frequenza dei terremoti sta aumentando“. Cosa può succedere dunque?
Lo scenario
“Osserveremo l'evoluzione della situazione – ha proseguito Macedonio – per capire se il processo di sollevamento del suolo stia subendo delle accelerazioni. Valuteremo se lo sciame sismico è associato a movimenti di fluidi, si controllerà il sollevamento dell’area con l’aiuto di Gps e satelliti e si analizzeranno i dati geochimici relativi a flusso, temperatura e composizione chimica dei gas“. Lo scenario peggiore, anche se al momento del tutto smentito dagli esperti, è una nuova eruzione del Vesuvio (l'ultima è avvenuta nel 1538) ma la causa più probabile è appunto da ricondurre al bradisismo. In ogni caso i sismologi studiano ogni giorno i fenomeni dei Campi Flegrei al fine di capire cosa sta succedendo nel sottosuolo.
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I comuni più vicini alla scossa M 3.8
Ecco i comuni più vicini all’epicentro della scossa di magnitudo 3.8 avvenuta alle ore 19.45 di ieri (7 settembre 2023) nell'area dei Campi Flegrei (Napoli): Pozzuoli e Quarto 5 km dall'epicentro, Bacoli 7 km, Monte di Procida, Marano di Napoli e Napoli a 9 km, Calvizzano, Qualiano e Mugnano di Napoli a 10 km, Giugliano in Campania a 12 km, Casoria a 15 km, Aversa, Ercolano, Afragola a 17 km, Portici a 18 km, Torre del Greco a 19 km.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.
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