
Terremoto a Rovigo avvertito anche in Lombardia e in Emilia-Romagna
Nella giornata di ieri, mercoledì 25 ottobre 2023, alle 15:45, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato una forte scossa di terremoto di magnitudo 4.2 a Ceneselli, in provincia di Rovigo, in Veneto, con ipocentro a 8 chilometri di profondità. L’evento sismico in questione è stato avvertito nettamente anche in Lombardia e in Emilia-Romagna. Alessandro Amato, sismologo dell’Ingv – intervistato da “Corriere.it” – ha chiarito qual è la situazione, se c’è da preoccuparsi e i possibili scenari.
Il sismologo Ingv svela: “Le faglie della Pianura Padana…”
C’è da preoccuparsi dopo la scossa registrata a Rovigo? Secondo Alessandro Amato, sismologo dell’Ingv – intervistato da “Corriere.it” – “non particolarmente”. Secondo l’esperto, infatti, le faglie della Pianura Padana nn sono faglie attive come quelle dell’Appennino abruzzese, della Calabria, della Basilicata o della Campania, ma si tratta comunque di faglie che si muovono. Amato, poi, ha chiarito che il terremoto di Rovigo viene considerato un terremoto ‘piccolo’: “Potrebbe finire così come avere delle repliche”.
Perché le scosse sono state avvertite anche in Lombardia e in Emilia-Romagna?
Intervistato da “Corriere.it”, Alessandro Amato, sismologo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha spiegato che il fatto che le scosse siano state avvertite anche in Emilia-Romagna e in Lombardia dipenda dal cosiddetto “effetto budino” della Pianura Padana. L’energia, infatti, si concentra in questi sedimenti del Po che oscillano di più rispetto alle rocce che si trovano sull’Appennino o sulle Alpi.
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.