Terremoto al centro Italia, il sismologo: "Scossa confrontabile con quella del 1930, ora è presumibile che..."
L'Italia si è svegliata con due forti scosse provenienti dal Mar Adriatico, il sismologo Carlo Meletti spiega cosa può accadere ora nel nostro Paese
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Il sismologo INGV Carlo Meletti fa luce sulle forti scosse di stamattina che hanno svegliato buona parte d'Italia: ecco cosa può succedere
Nelle prime ore di oggi, mercoledì 9 novembre 2022, due forti scosse di terremoto di magnitudo 5.5 e 5.2 si sono verificate al largo della Costa Marchigiana Pesarese (Pesaro, Urbino); esse, oltre ad esser state distintamente avvertite nelle regioni Umbria e Marche, hanno “svegliato" anche diversi altri territori del nostro Paese (Lazio, Molise, Puglia) e persino la città di Lubiana, in Slovenia. Ad esse hanno poi fatto seguito tanti altri eventi tellurici di intensità minore, uno sciame sismico tuttora in corso con scosse di assestamento nello stesso epicentro. Fortunatamente non ci sono stati morti né feriti, ma c'è pericolo di nuovi terremoti simili? Il sismologo Carlo Meletti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha fatto chiarezza sulla situazione per Corriere.it.
Le parole di Meletti
“Il terremoto – ha dichiarato Meletti – è stato avvertito anche a Roma, Bari e città molto distanti dall'epicentro perché la placca adriatica ha caratteristiche tali che riesce a trasmettere le onde sismiche a grande distanza senza che si perda troppa energia. C'è un collegamento con quello disastroso di Amatrice? No, lì c'è stato l'allargamento della crosta terrestre quindi invece un raccorcamento, una covergenza tra due placche". Secondo l'esperto le due forti scosse nel Mar Adriatico sono paragonabili al sisma in Emilia-Romagna del 2012, a quello tra Senigallia e Ancona del 1930 e al terremoto di Rimini del 1916, tutti eventi notevoli ma che non hanno fatto stragi.
Cosa succederà ora
“Dobbiamo aspettarci ora uno sciame sismico – ha proseguito Meletti analizzando la situazione – e non possiamo prevedere con certezza se quelle di stamattina siano state le scosse più forti. Possiamo però osservare che, essendo questo sisma confrontabile con quello di M 5.8 del 1930 nella stessa area, è presumibile che si siano già raggiunti i livelli massimi“. Le popolazioni più vicine all'epicentro, dunque quelle umbro-marchigiane continuano a stare sul “chi va la" ma dovrebbero poter stare tranquilli per i prossimi giorni.
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