Eruzione Etna e terremoto, spiegata la causa?
A causare lo sciame sismico che ha accompagnato l’eruzione dell’Etna dello scorso 24 dicembre 2019, seguita da una scossa di terremoto di magnitudo 4.8 registrata il 26 dicembre sulla fascia di Fiandanca, potrebbe essere stata la risalita del magma profondo. È quando elaborato da uno studio condotto da un team di ricercatori dell’Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell’ambiente del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR-Irea, Napoli) e dall’Istituto Nazionale di Gofisica e Vulcanologia (Ingv, Catania e Roma), in collaborazione con il Dipartimento di protezione civile (Dpc, Roma).
I risultati dello studio
Lo studio è stato pubblicato su Geophysical Research Letters. Queste le parole di Riccardo Lanari, direttore Cnr-Irea: “La disponibilità dei radar satellitari della costellazione Sentinel-1, del programma europeo Copernicus, e della costellazione COSMO-SkyMed, dell’Agenzia spaziale italiana e del Ministero della Difesa ha permesso di rilevare i movimenti del suolo che hanno interessato l’apparato vulcanico etneo nel corso dell’eruzione”. È quanto si legge su MeteoWeb.eu: l’individuazione delle sorgenti magmatiche e sismogenetiche è stata possibile grazie ad un approccio multidisciplinare”.
Due differenti sorgenti distinte grazie allo studio
Grazie all’utilizzo di modelli matematici sono stato così ricostruite le sorgenti che hanno generato deformazioni, riuscendo a mostrare il nesso tra eruzione e terremoti. Queste le parole di Vincenzo De Novellis: “La modellazione applicata ha consentito di distinguere due differenti sorgenti deformative: una molto superficiale, che ha causato l’apertura delle fessure da cui è fuoriuscita la colata lavica, ed un’altra molto più profonda, che ha innescato il movimento delle faglie e generando i numerosi terremoti”.
Abbassamento del suolo dovuto all’intrusione magmatica
Grazie alla modellazione si è anche capito come l’abbassamento del suolo dell’area a ridosso de La Montagnola fosse un effetto secondario dell’intrusione magmatica profonda. Con lo stesso approccio sono state analizzate e quantificate le interazioni tra la risalita dei magmi e le faglie circostanti.
Eruzioni e terremoti, quali relazioni?
Da sempre la scienza cerca di capire le relazioni tra intusioni magmatiche e terremoti, soprattutto per i risvolti che questi studi possono avere sulla valutazione della pericolosità sismica è vulcanica.
L’Etna ha ancora energia da spendere?
Secondo Marco Neri, ricercatore dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, non è detto che sia venuta qui: il vulcano, infatti, avrebbe ancora energia da spendere. Stiamo parlando di valutazioni importanti, soprattutto per un territorio densamente urbanizzato come quello etneo. Grazie a questi risultati si potrà avere un punto di riferimento per migliorare le stime del rischio.
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