Terremoto Campi Flegrei, la terra torna a tremare. Bianco (Ingv): "Ecco quando c'è da preoccuparsi"

La terra torna a tremare nei Campi Flegrei, nuove scosse registrate. Le dichiarazioni di Francesca Bianco, direttrice dell'Osservatorio Vesuviano

Sciame sismico Campi Flegrei
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Terremoto Campi Flegrei, nuove scosse registrate

Tornano a tremare i Campi Flegrei. Nella giornata di ieri, infatti, i sensori dell'Osservatorio Vesuviano hanno registrato diverse scosse di terremoto, di lieve entità, nell'area: gli eventi sismici sono stati registrati tra mattinata e primo pomeriggio. Il primo alle 6:31, l'ultimo alle 13:06: epicentro tra zona Solfatara e mare. Gli eventi, di bassa intensità, hanno raggiunto una magnitudo massima di 0.9.

Un'altra sequenza sismica poche settimane fa

Le scosse di terremoto nell'area dei Campi Flegrei non sono rare: la zona è in costante movimento. Eventi sismici, tutti di magnitudo bassa, si registrano infatti quasi quotidianamente. Poche settimane fa, all'inizio del mese di novembre, si era registrata una sequenza sismica, con sette scosse nei giro di poche ore: i residenti dell'area avevano dichiarato di aver sentito forti boati accompagnare le scosse, registrate nell'area tra il Porto, la zona della Solfatara e il Cratere degli Astroni.

Il bradisismo nell'area dei Campi Flegrei

Quella dei Campi Flegrei è una vasta area situata nel golfo di Pozzuoli, a ovest della città di Napoli: l'area è caratterizzata da una vivace attività vulcanica. I Campi Flegrei, essendo un antico supervulcano, sono costantemente monitorati con particolare attenzione. Sul territorio è anche presente il bradisismo, fenomeno legato al vulcanismo che provoca un abbassamento o innalzamento del livello del suolo.

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Bianco (Osservatorio Vesuviano): “Non è un fenomeno inusuale"

Da ormai diversi mesi l'area è interessata da scosse di terremoto sempre più frequenti accompagnate anche da forti boati. Come si spiega questo fenomeno? Come spiegato da Francesca Bianco, direttrice dell'Osservatorio Vesuviano, ai microfoni di Fanpage.it, “non è un fenomeno inusuale. Se è vero che sono aumentati un po’ gli eventi registrati negli ultimi due mesi, è però anche vero che questo incremento riguarda esclusivamente quella che noi chiamiamo la ultra microsismicità, legata al fatto che ora in quest'area c’è il bradisismo. Quindi è una diretta conseguenza del fatto che, dal 2006, è in corso un sollevamento del suolo, che ha superato, nella zona di massimo sollevamento che è il Rione Terra, gli 80 centimetri".

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Bianco: “Ecco quando c'è da preoccuparsi"

Non c'è, comunque, da preoccuparsi: “Ciò che abbiamo osservato recentemente non è differente da ciò che osserviamo ciclicamente da quando è ripreso il bradisismo: ci sono oscillazioni con mesi in cui abbiamo una sismicità maggiore e mesi in cui diminuisce un po'. Se lo scenario è un’eruzione imminente, dico no, non c’è da preoccuparsi: questi fenomeni non ci stanno assolutamente dicendo che domani ci sarà un’eruzione. Se la domanda è “C’è da preoccuparsi per questi terremoti che possono causare danni?”, dico che la ultra microsismicità non ne può creare a meno che non siano edifici ultra fatiscenti. Se la domanda è “C’è da preoccuparsi rispetto al fatto che si vive in un’area in cui c’è una dinamica in corso?”, beh certo. C’è un fenomeno e quindi chi vive in quelle aree deve avere coscienza e conoscenza dell’accadimento del fenomeno, deve avere idea di cosa fare in caso di emergenza, deve essere istruito rispetto ad un piano di emergenza, che esiste".

 

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.