Terremoto, ecco come può innescare un’eruzione vulcanica: Vesuvio, Ischia e Campi Flegrei a rischio

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In un’intervista rilasciata a Panorama, il professor Rosi parla del rischio eruzioni vulcanica provocate da un terremoto. Vesuvio, Campi Flegrei e Isola d’Ischia a rischio

Terremoto, ecco come può innescare un’eruzione vulcanica: Vesuvio, Ischia e Campi Flegrei a rischio – “In linea di principio un terremoto può interagire con i sistemi vulcanici tramite due distinti processi. La propagazione delle onde sismiche attraverso i sistemi magmatici che alimentano l’attività dei vulcani, può energizzare le masse magmatiche sotterranee inducendo l’improvvisa liberazione di gas in pressione e quindi generando un’eruzione vulcanica esplosiva. Poi l’accadimento di terremoti regionali importanti può innescare attività sismica locale e altri fenomeni collegati, che possono a loro volta portare alla rottura delle pareti della camera magmatica e alla risalita del magma verso la superficie”.


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Queste sono le parole del professor Mauro Rosi, professore ordinario di Vulcanologia presso l’Università di Pisa, intervistato da Panorama proprio sul rischio eruzioni vulcaniche che potrebbero essere provocate dai recenti o futuri terremoti . Il discorso, poi, inevitabilmente, si sposta sulle aree vulcaniche italiane più a rischio: Vesuvio, Campi Flegrei e Isola d’Ischia. E le parole del professor Rosi non sono del tutto ottimistiche: “Perché si possa considerare come plausibile un collegamento di causa/effetto tra terremoti ed eruzioni vulcaniche, innanzitutto i vulcani devono trovarsi già in una condizione di precario equilibrio.

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In parole povere, devono già essere potenzialmente prossimi ad un’eruzione. Poi l’energizzazione prodotta dal terremoto deve produrre effetti significativi. I vulcani attivi della Campania (Ischia, Vesuvio e Campi Flegrei) sono caldere, ovvero sistemi vulcanici sotto i quali si ipotizza la presenza di serbatoi magmatici superficiali. Ischia e Vesuvio, in questo momento, sono in una fase di relativa quiete. I campi flegrei, invece, mostrano una certa attività, anche se non tali da creare un vero allarme”.

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